Roma, 28 dic. (LaPresse) – Dal 2002 al 2011 i flussi in ingresso di cittadini stranieri hanno superato tre milioni e mezzo di unità. Circa un milione di iscrizioni riguardano i soli cittadini romeni. Nello stesso periodo le cancellazioni di cittadini stranieri per l’estero sono state circa 175mila, alle quali vanno aggiunte 281mila cancellazioni per irreperibilità. Lo rende noto l’Istat.

Dopo il picco registrato nel 2007, le iscrizioni dall’estero mostrano una tendenza alla diminuzione che si protrae fino al 2011, anno in cui si registra una contrazione del 13,8% sull’anno precedente. Nel 2011 si contano circa 386mila iscrizioni dall’estero e oltre 82mila cancellazioni per l’estero, per un saldo migratorio positivo di 304mila unità.

Gli emigrati per l’estero hanno in media 34 anni e sono uomini nel 53% dei casi. Gli immigrati dall’estero sono mediamente più giovani (31 anni) e in prevalenza donne (52%). Il 43% degli immigrati stranieri proviene da Romania, Marocco, Cina e Ucraina. La Romania è anche la meta preferita degli stranieri che lasciano l’Italia, seguita da Cina e Albania.

Le cancellazioni di cittadini italiani per l’estero sono pari a circa 50mila unità, mentre le iscrizioni di connazionali ammontano a circa 31mila. Per gli italiani i principali Paesi di origine e destinazione dei trasferimenti sono Germania, Svizzera e Regno Unito.

Le migrazioni da e per l’estero di cittadini italiani con più di 24 anni di età (pari a 22mila iscrizioni e 39mila cancellazioni) riguardano per oltre un quarto del totale individui in possesso di laurea: circa il 28% dei cancellati e il 26% degli iscritti. La meta preferita dei laureati è la Germania. Nel 2011 i trasferimenti di residenza interni al territorio nazionale ammontano a circa 1 milione e 358mila. Rispetto al 2010 si riscontra un incremento di 13mila trasferimenti.

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