Bari, 16 gen. (LaPresse) – Il giudice per l’udienza preliminare di Bari ha citato 26 donne come persone offese nel procedimento che vede imputati per induzione, reclutamento e favoreggiamento della prostituzione l’imprenditore Giampaolo Tarantini, che avrebbe organizzato un giro di ragazze per le feste di Silvio Berlusconi. “Il giudice ha semplicemente deciso di citarle come persone offese”, spiega Michele Laforgia, il legale di Salvatore Castellaneta, avvocato di Fasano (Brindisi) anche lui indagato nell’ambito della stessa inchiesta. “E’ una cosa diversa – sottolinea Laforgia – dalla costituzione di parte civile. Saranno loro a stabilire se vogliono costituirsi parte civile. Loro sono state individuate dal giudice come persone offese dal reato, essendo un reato anche contro la dignità della donna. Perciò sono state citate perché possano esercitare i propri diritti di persone offese”.
La loro citazione “per me era totalmente indifferente, non ci siamo opposti noi, ma la difesa di Tarantini”, sottolinea Laforgia, che ricorda che anche i pm erano contrari e non le avevano individuate come persone offese. Comunque, aggiunge, questo non vuol dire neanche che fosse favorevole: “In via di principio l’imputato non ha interesse alla citazione delle persone offese”. Nel procedimento, ricorda il legale, ancora non c’è stato alcun rinvio a giudizio. La prossima udienza di fronte al gup è convocata per l’8 febbraio ma è probabile che slitti per via del fatto che le notifiche devono arrivare 10 giorni prima e i tempi sono molto stretti, essendo coinvolte 26 persone. La difesa di Castellaneta, sottolinea Laforgia, sarà sempre la stessa: “Non abbiamo nè indotto, nè reclutato, nè favoreggiato nessuna prostituta e speriamo che il giudice lo riconoscerà”.
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161727 Gen 2013
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