Roma, 16 feb. (LaPresse) – Grande paura ma nessun danno grave per gli abitanti del frusinate dopo che un sisma di magnitudo 4.8 ha colpito alle 22.16 la provincia di Frosinone. Tuttavia, mentre sono in corso i rilevamenti, molti abitanti riferiscono di case lesionate a Sora, Isola Liri, Pescosolido, Arpino e Balsorano. Alcune squadre sono al lavoro per capire l’entità dei danni e delle lesioni e se queste hanno provocato problemi alle strutture delle abitazioni. Intanto, la popolazione è spaventata e si è riversata in massa per le strade. A Sora come a Pescosolido i cittadini si sono attrezzati per dormire in macchina. A Sora l’amministrazione metterà a disposizione alcune strutture per trascorrere la notte. “In pochi minuti – racconta Massimo Cianfarani, abitante di Sora – i parcheggi dei centri commerciali e delle scuole si sono riempiti di auto, camioncini e camper. Staremo tutti qui. Domani si vedrà”. La zona, già in passato teatro di forti terremoti, è un’area ad alta intensità sismica.
IL SISMA. La principale scossa di terremoto, chiaramente avvertita anche a Roma, è stata registrata a 10,7 chilometri di profondità, secondo quanto riporta l’Ingv. L’Usgs (Istituto Geologico degli Usa) fissa la magnitudo a 4.9, localizzando l’epicentro a 3 chilometri da Balsorano Vecchio e a 6 chilometri da Sora. Circa un’ora dopo, è stata registrata anche una scossa di assestamento, di magnitudo 2.3
PAURA MA SITUAZIONE TRANQUILLA. “Dopo la grande paura – spiega a LaPresse, Giuseppe Cioffi, sindaco di Pescosolido, uno dei paesini dove più forte è stata sentita la scossa – la situazione è tranquilla, nel limite del possibile. A parte qualche calcinaccio caduto, non risultano danni. Le persone stanno bene, ma dobbiamo aspettare di capire come si evolve situazione. La gente rimane fuori dalle case, preferisce passare la notte in macchina”. “Siamo abbastanza abituati a questo tipo di eventi ma – aggiunge il primo cittadino, che ha potuto fare una ricognizione anche a Sora e negli altri paesi vicini – venivamo da un periodo tranquillo, e questo evento ha rotto l’abitudine. Temiamo che possa iniziare un periodo duro. Per fortuna le condizioni meteo non sono così negative. Ha piovuto nel pomeriggio, ma poi si è rasserenato e la temperatura non è troppo bassa”.
“Abbiamo sentito un forte boato, ma la scossa è stata piuttosto breve. Io ero a 10 metri dall’uscita di casa e quando mi sono trovato all’esterno il sisma era già finito”, racconta invece Gerardo Perruzza, vigile urbano e residente di Pescosolido. “La gente – prosegue Perruzza – è ancora per strada, anche perché il paesino è composto da casa case vecchie e non antisismiche, quindi la gente scappa subito in casi come questi”.
ZONA AD ALTO RISCHIO SISMICO. L’area non è certo nuova a eventi sismici ed è stata colpita in passato di forti scosse di terremoto. La provincia di Frosinone è infatti una delle aree dell’Italia a maggiore intensità sismica. I centri della provincia ad alto rischio sono stati individuati nell’intera Valle di Comino e in parte della Valle del Liri. Proprio qui si sono abbattuti gli ultimi forti terremoti che hanno interessato la provincia di Frosinone: nel 1915 Sora venne rasa al suolo dal sisma della Marsica, mentre nel 1984 la Valle di Comino fu colpita da diverse scosse telluriche, una anche di magnitudo 5.2 (ottavo grado della scala Mercalli), che crearono ingenti danni alle abitazioni e agli edifici pubblici.
Nei giorni scorsi, aggiunge ancora Perruzza, “ci sono state scosse molto lievi, che però non sono state avvertite dalla popolazione, ma anche in questo caso, benché più intenso, il sisma non ha fatto oscillare i lampadari”. Per la nottata, conclude, “proveremo a rientrare in casa, pronti a scappare in caso di nuovo allarme. Io ho potuto fare un giro per il paese, la gente è ancora per strada, ma danni non sembra ce ne siano stati”.
POSSIBILI ALTRE SCOSSE. Intanto, l’Ingv non esclude possibili altre scosse. “Un 4.8 – spiega a LaPresse Valerio De Rubeis, esperto dell’Ingv – ha la sua sequenza di scosse, ma se questo è il terremoto principale, o se ce ne saranno altri lo sapremo a sequenza terminata”. Non è possibile, ha quindi aggiunto De Rubeis, prevedere se questa possa la scossa più forte di uno sciame sismico e le prossime possano essere di assestamento, o se al contrario ce ne possano essere altre più forti in arrivo.
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