Città del Vaticano (Vaticano), 4 mar. (LaPresse/AP) – I cardinali di tutto il mondo sono arrivati a Roma per discutere di alcuni dei problemi principali che affliggono la Chiesa cattolica in vista del conclave che dovrà eleggere il successore di Benedetto XVI. In cima all’agenda: gli scandali del Vaticano, la decisione di Benedetto di dimettersi e gli sforzi della Chiesa per mantenere il cristianesimo in una posizione di rilievo nel mondo di oggi. Il primo incontro pre-conclave è previsto per questa mattina. Sarà presieduto dal decano del collegio cardinalizio, il cardinale Angelo Sodano che ha fatto sapere che la data esatta di inizio del conclave non sarà decisa fino a quando tutti i cardinali non saranno arrivati a Roma, e ciò significa che una data precisa non sarà fissata fino a metà settimana.

La funzione degli incontri pre-conclave è quella di discutere delle questioni fondamentali per la Chiesa e di conoscersi meglio al fine di scegliere l’uomo giusto per il papato. All’ordine del giorno, anche se non ufficialmente, lo scandalo dei documenti vaticani segreti e la relazione presentata al pontefice dai tre cardinali che hanno condotto le indagini sulla fuga di questi documenti riservati. In una delle sue ultime udienze prima di dimettersi, Benedetto XVI ha incontrato i tre cardinali che hanno preparato la relazione e ha deciso che il loro fascicolo sarebbe rimasto segreto. Ma il Papa ha dato loro il via libera per rispondere alle domande dei cardinali circa i contenuti della relazione.

L’altro argomento di cui discuteranno i cardinali sono ovviamente le dimissioni di Benedetto XVI e le implicazioni di ciò. La sua decisione di porre fine a 600 anni di tradizione e di andare in pensione, piuttosto che rimanere al lavoro fino alla sua morte, ha completamente modificato il concetto di papato. In precedenza, i cardinali del conclave erano stati cauti circa l’elezione di un Papa molto giovane, perché temevano un papato troppo lungo. Con le dimissioni di Benedetto, la carica ora potrebbe essere aperta anche a candidati più giovani.

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