Caserta, 12 apr. (LaPresse) – Estorsione e porto illegale di armi. Con queste accuse sono scattati stamane una serie di arresti, disposti dalla Dda di Napoli ed eseguiti dai carabinieri, nei confronti di una organizzazione satellite che favoriva la famiglia degli Schiavone del clan dei Casalesi nel casertano. Tra gli arrestati anche un sottufficiale dei carabinieri attualmente in congedo, che all’epoca dei fatti prestava servizio come addetto alla sezione di polizia giudiziaria della Dda.

L’ex carabiniere è finito in manette con l’accusa di favoreggiamento personale e di falso: avrebbe fatto sparire il fascicolo che riguardava l’assegnazione della gara per il trasporto scolastico di Castel Volturno a un imprenditore locale. L’organizzazione praticava attività di estorsione tra Casal di Principe, Aversa e Cancello Arnone, tutti comuni del casertano. Le indagini proseguivano dal 2010. Accertati numerosi casi: in un caso il gruppo pretendeva da un imprenditore, titolare di una rivendita di materiale termoidraulico di Aversa, 15mila euro l’anno, da corripondere in tre rate: una a Natale, una a Pasqua e la terza a Ferragosto. Colpite, tra le altre attività, anche una farmacia, una sala scommesse, un bar, una azienda agricola. Alcuni degli imprenditori sono ora accusati di favoreggiamento, per aver negato tutto nel corso delle indagini.

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