Belluno, 24 apr. (LaPresse) – E’ stato arrestato ai domiciliari dalla guardia di finanza di Belluno il sindaco di Cortina d’Ampezzo Andrea Franceschi. L’arresto è avvenuto questo pomeriggio. Il sindaco è stato arrestato per violenza privata e abuso d’ufficio. La guardia di finanza di Belluno ha eseguito l’arresto emesso dal gip di Belluno Giorgio Cozzarini, su richiesta del pm Antonio Bianco. L’uomo è indagato insieme ad altre persone. L’accusa di violenza privata, in concorso con un assessore, si riferisce a quando, dopo aver acquisito la notizia dell’avvenuta pubblicazione del bando di gara inerente l’appalto rifiuti di contenuto non coincidente con quello pre-ordinato, il sindaco ha effettuato pressioni affinchè la responsabile dell’ufficio lavori pubblici, revocasse il bando per sostituirlo con altro in linea con quanto preventivamente determinato. Fatto poi non verificatosi perché la funzionaria si era rifiutata.
Il sindaco di Cortina è anche accusato di abuso d’ufficio in concorso con un assessore, avendo già individuato il professionista che si sarebbe dovuto occupare di redigere gli atti di gara, allo scopo di esautorare il preposto ufficio tecnico lavori pubblici del comune, ha proceduto ad emettere apposita delibera mediante la quale è stata assunta la decisione di indire futuri bandi di appalto inerenti la raccolta rifiuti del comune di Cortina d’Ampezzo, quindi di individuare ed incaricare un tecnico esterno ai funzionari comunali per collaborare a redigere gli atti tecnici di gara. Terza accusa è quella di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente in concorso con un assessore e con il titolare di una società, poi aggiudicataria della gara. Il primo cittadino ha turbato il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando e degli atti amministrativi inerenti il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani del comune.
Infine la guardia di finanza riferisce che Andrea Franceschi è accusato di violenza privata e abuso d’ufficio,in concorso con due assessori, avendo abusanto della funzione pubblica ricoperta per esercitare pressioni sul comandante della polizia locale al fine di limitare i controlli sulla velocità con telelaser e contro la guida in stato di ebbrezza. Il sindaco ha minacciato lo stesso comandante di degradarlo a vigile urbano. Il tutto per evitare il malcontento popolare in periodo pre-elettorale (il sindaco e gli assessori interessati erano tutti candidati alle elezioni del 6 e 7 maggio 2012).
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