Roma, 28 apr. (LaPresse) – Spari davanti a palazzo Chigi contro i carabinieri proprio mentre al Quirinale è in corso il giuramento del nuovo Governo. E’ l’agenzia LaPresse a pubblicare per prima la notizia. La cronista, Denise Faticante, è in piazza Colonna quando avviene il fatto. Sente le esplosioni, si avvicina, riscotruisce quello che è accaduto. In un attimo telefona in redazione e la notizia è in rete. E’ lei che per prima si rende conto che a terra è rimasto un carabiniere e lo scrive. E’ sempre l’agenzia LaPresse a dare poi per prima anche la notizia della confessione di Luigi Preiti e della sua originaria intenzione di colpire i politici.
“La soddisfazione di un direttore, in questi casi – commenta il direttore de LaPresse Ettore Boffano – è quella di lavorare con colleghi così giovani e così bravi. Il lavoro dei giornalisti di agenzia rimane quello che assomiglia, ancora più di ogni altro, alla specializzazione del nostro mestiere, al mito bello ed entusiasmante del cronista: essere nel posto giusto al momento giusto, capire immediatamente che cosa sta accadendo e perché, e riuscire a comunicarlo agli altri il più in fretta possibile. Oggi, a noi de LaPresse, è accaduto di fare tutto ciò in un momento gravissimo per le nostre istituzioni, quando informare subito e bene significava anche evitare di diffondere paura e allarme tra i cittadini. Un risultato non da poco per un’agenzia di stampa che ha appena tre anni di vita”.
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