Livorno, 3 mag. (LaPresse) – E’ stato individuato dai carabinieri e condotto in carcere a Livorno l’uomo che avrebbe ucciso Ilaria Leoni, la 19enne trovata morta ieri in un oliveto. L’uomo è un 33enne senegalese, che è stato ascoltato per ore dai carabinieri della stazione di Donoratico, a Castagneto Carducci (Livorno). E’ uno spacciatore, ha spiegato il procuratore Francesco De Leo in una conferenza stampa: “Questa mattina – ha detto – avevamo un sospettato sulla base del fatto che era l’ultima persona che aveva contattato la vittima e si era reso irreperibile e che aveva una personalità compatibile con quella dell’omicida: personaggio violento, con precedenti. Dalle indagini di queste ore dei carabinieri emergeva anche che era uno che spacciava droga e che la ragazza era una consumatrice di droga”.

Nello zainetto dell’uomo è stato trovato il telefonino della ragazza uccisa. Era irregolare in Italia e già destinatario di un provvedimento di espulsione. Non ha ancora confessato, hanno precisato gli inquirenti, ma su di lui grava un pesante quadro indiziario, messo insieme anche grazie al contributo della comunità senegalese. La ragazza è stata trovata ieri seminuda e con i pantaloni abbassati. Secono gli inquirenti la giovane potrebbe essere stata strangolata a mani nude, in un luogo diverso da quello in cui è stata ritrovata, e solo successivamente il suo corpo sarebbe stato portato nell’oliveto. L’autopsia sarà effettuata domani.

Intanto i cittadini di Castagneto Carducci (Livorno) si stringono attorno al dolore della famiglia, con una fiaccolata che si snoda per le vie del borgo. Presente anche il sindaco Fabio Tinti. Ilaria, originaria della frazione di Donoratico, si era trasferita da due mesi a Castagneto Carducci insieme alla mamma e al fratello Mattia.

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