Roma, 27 giu. (LaPresse) – Si apre oggi in Cassazione a Roma il sipario sull’ultimo atto della lunga vicenda del Lodo Mondadori. La terza sezione civile della Suprema corte, presidente del collegio sarà Francesco Tritone, esaminerà infatti il ricorso depositato nel novembre 2011 dai legali di Fininvest, tra cui Romano Vaccarella e Giuseppe Lombardi, contro il verdetto del 9 luglio del 2011 della Corte d’Appello civile di Milano che impose alla famiglia Berlusconi di versare 564 milioni di euro alla Cir della famiglia De Benedetti. Al termine dei lavori i giudici si ritireranno in camera di consiglio. La decisione e le motivazioni saranno rese note contemporaneamente entro un mese.

Il ricorso presentato dalla Fininvest è di 226 pagine ed è composto da 15 motivazioni per contrastare il maxi-risarcimento concesso alla Cir. La somma è al momento congelata in attesa che la Corte si esprima in via definitiva sulla meglio conosciuta ‘guerra di Segrate’. Lo scontro infatti tra Fininvest e Cir inizia alla fine degli anni ’80 con l’allora giovane imprenditore, Silvio Berlusconi, che si assicurò il controllo di uno dei maggiori gruppi editoriali italiani. La causa civile era stata intentata dalla Cir alla luce della sentenza penale sul Lodo Mondadori, arrivata nel 2007, con la condanna definitiva per corruzione in atti giudiziari del giudice Vittorio Metta, dell’avvocato di Fininvest Cesare Previti e degli altri due legali Giovanni Acampora e Attilio Pacifico.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata