Roma, 14 ago. (LaPresse) – “Una nuova rappresentazione distorta della Sicilia all’estero”. La denuncia sul suo blog il deputato regionale del Pd e vicepresidente della Commissione Antimafia all’Ars, Fabrizio Ferrandelli, in vacanza con la famiglia per qualche giorno a Copenhagen. Dopo il caso del ristorante viennese ‘Don Panino’, un’altra analoga vicenda denunciata da Ferrandelli che ieri sera in un ristorante trova la “pizza mafioso” e la “pizza Al Capone”. “Da qualche giorno a Copenhagen con mia moglie e la piccola Bruna. Un po’ di relax con la mia famiglia, per poi tornare sabato a Palermo.- scrive Ferrandelli- Ieri sera un veloce boccone che però è andato di traverso. Sapete perché? Perché mentre anche in Danimarca arrivano gli echi di una sorta di gara, di sfida in salsa siciliana a chi è più antimafioso dell’altro, come se alla fine in palio ci fosse una medaglia, una patente, un documento valido per l’espatrio, in Europa la Sicilia è ancora stampata, immaginata, non nelle brochure turistiche ma nei menù di locali vergognosi che propongono ai turisti pizze mafiose. Insomma, da noi l’antimafia litiga e all’estero la Sicilia è sempre e solo mafia”.
“Ieri sera io e Claudia- racconta Ferrandelli – ci siamo trovati davanti all’ennesima vergogna: la “pizza mafioso” di Copenhagen e tanto per rimanere in tema la “pizza Al Capone”. Specialità del ristorante Mama Rosa di Copenhagen. (http://www.mamarosa.com/produkt-kategori/main-menu-dk/menu-hovedretter/)E’ ancora recente il caso scandaloso del ristorante viennese “Don Panino”. “Strano scherzo del destino – sottolinea Ferrandelli – avevo già preparato un dossier da presentare la prossima settimana in Commissione regionale Antimafia dove racconto con numeri e foto il modo distorto con il quale in tanti posti del mondo si rappresenta l’immagine della nostra Sicilia e del nostro Paese all’estero. Perché quello di Don Panino non è un caso isolato.Il dossier l’ho predisposto grazie alle segnalazioni dell’associazione ‘MafiaContro’ e del suo portavoce Renato Campisi che, all’iniziativa in ricordo dell’assassinio del giudice Costa, mi ha consegnato una documentazione dettagliata e una lettera rivolta al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nella quale si segnalano tanti ristoranti, e non solo all’estero, con insegne che inneggiano le gesta mafiose (Pizza Connection, Il Padrino, Don Vito Corleone, etc.).
“Ieri sera in Danimarca- aggiunge Ferrandelli- l’ennesima vergogna che allegherò al fascicolo.Sono veramente sdegnato e dobbiamo sdegnarci tutti per i tanti che hanno combattuto e combattono la mafia”. “Il rispetto della memoria di chi ha sacrificato la vita in nome della legalità e della libertà e il rispetto di chi, in silenzio, pratica quotidianamente la legalità e si batte contro ogni forma di criminalità devono prevalere sempre su dibattiti sterili e sulle contrapposizioni che servono solo a dividere un fronte che dovrebbe stare unito per il bene della Sicilia e dei siciliani”, conclude.
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