Roma , 15 ago. (LaPresse) – Nonostante continui il flusso di migranti che sbarcano sulla nostra penisola, il fenomeno “non è diventato una emergenza ingestibile. Abbiamo coniugato la nostra storia di accoglienza con il diritto alla sicurezza assicurata”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, in conferenza stampa dal Viminale.
Intanto proseguono a ritmo intenso i viaggi della speranza dei migranti che cercano di approdare sulle coste italiane, in Sicilia e in Calabria. La scorsa notte una imbarcazione a vela di circa 20 metri con a bordo 160 migranti è stata soccorsa dal Reparto Operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia. L’attracco della imbarcazione è previsto per le ore 13.00 nel porto di Reggio Calabria.Due dei presunti scafisti sono stati individuati. I migranti sarebbero di nazionalità siriana e afghana, a quanto reso noto dalle fiamme gialle collegate con Angelino Alfano in conferenza stampa dal Viminale. Dopo il primo sbarco della mattinata del 14 agosto sul litorale di Palizzi (Reggio Calabria), qualche ora più tardi, alle 19 circa, un aereo maltese del dispositivo dell’Agenzia Frontex di controllo delle frontiere marittime dell’Unione Europea, (gestito dal Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto) ha intercettato e monitorato, nelle acque internazionali a circa 60 miglia dalle coste calabresi meridionali, un’altra barca a vela di 20 metri circa, con due alberi, con a bordo migranti, diretta verso le coste della locride. Dal porto di Crotone è partito un guardacoste e un pattugliatore mentre da Roccella Jonica una vedetta veloce delle fiamme gialle. All’1.30 di oggi, nelle acque territoriali italiane, a 12 miglia nautiche davanti alle coste di Bianco (Reggio Calabria), la barca a vela, che navigava a motore, è stata fermata ed abbordata dai mezzi della guardia di finanza. Le donne ed i bambini sono stati trasbordati a bordo delle unità del Corpo che hanno fornito, a tutti, la prima assistenza. Dalle prime stime si tratterebbe di 160 cittadini, parte di nazionalità siriana e parte afgani, di cui 36 donne, 29 bambini e numerosi minori, oltre agli altri adulti. Sarebbero partiti dalla Turchia ed avrebbero navigato per circa 4 giorni prima di giungere davanti alle coste italiane. Le unità della guardia di finanza hanno rimorchiato il natante fermato e trasportato i cittadini extracomunitari nel porto di Reggio Calabria.
La guardia costiera ha localizzato questa notte e soccorso una imbarcazione in difficoltà con a bordo 106 migranti di nazionalità subsahariana a circa 90 miglia a Sud di Lampedusa. Sul punto è stato inviato il pattugliatore d’altura della Guardia Costiera (Nave Peluso) e dirottato un mercantile di bandiera turca, l’Ayse A, che navigava in zona. Nave Peluso ha fornito ai migranti la prima assistenza, in attesa che giungesse l’Ayse A per prendere a bordo gli immigrati. Le operazioni si sono concluse alle 5.50 circa, quando le due unità hanno lasciato il punto del soccorso, nave Peluso per continuare la propria attività di pattugliamento del Canale di Sicilia, e il mercantile turco per dirigersi alla volta del porto di Trapani, dove è previsto arrivare alle 23 di questa sera. E’ stata una telefonata giunta questa notte alla Centrale operativa di Roma della Guardia costiera da parte del fratello di un migrante a far scattare la macchina dei soccorsi. L’uomo ha dichiarato che il fratello si trovava su un gommone in difficoltà nel Canale di Sicilia, fornendo anche il numero di un telefono satellitare presente a bordo.
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