Roma, 11 ott. (LaPresse) – E’ morto a Roma Erich Priebke, capitano delle SS. Aveva da poco compiuto 100 anni. A darne notizia è il suo legale, Paolo Giachini. “La dignità con cui ha sopportato la sua persecuzione ne fanno un esempio di coraggio, coerenza e lealtà. Il suo ultimo lascito è una intervista scritta e un video, testamento umano e politico”, si legge nella nota dell’avvocato Giachini.

Priebke, 100 anni compiuti a luglio, era stato condannato all’ergastolo per aver partecipato sia alla pianificazione, sia alla realizzazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine durante il quale, nel 1944, vennero fucilati 335 civili italiani a Roma come rappresaglia per un attacco partigiano che aveva provocato la morte di 33 militari tedeschi. Dopo una lunga latitanza in Argentina, Priebke fu fermato nel 1994 da una troupe della Abc, televisione americana, che gli chiese se fosse proprio lui l’ex capitano delle SS. Dalla sua risposta positiva, iniziarono per Priebke i guai. Fu arrestato ed estradato in Italia nel 1995 e imputato di concorso in violenza con omicidio continuato in danno di cittadini italiani. Il Tribunale militare ordinò la scarcerazione dichiarando il “non doversi procedere, essendo il reato estinto per intervenuta prescrizione”. La Corte di Cassazione annullò però la sentenza e dispose un nuovo processo a suo carico. Nel marzo 1998, la Corte d’appello militare lo condannò all’ergastolo. A causa dell’età avanzata, però, l’ex SS ottenne gli arresti domiciliari.

Il giorno del centesimo compleanno di Priebke, tensioni e parapiglia ci furono sotto la sua casa in zona Boccea. Sotto l’abitazione dell’ex capitano delle SS naziste, i manifestanti esposero diverse bandiere di Israele con la stella di David e alcuni manifesti con scritto “Lui può festeggiare il suo compleanno, le sue vittime no”. Sulle auto del quartiere su altri volantini c’era scritto “Quando si è assassini l’età non conta. Diciamo no alle feste di compleanno per l’assassino nazista”. Poi la commossa lettura dei nomi delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine, pronunciati al megafono.

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