Roma, 31 ott. (LaPresse) – Momenti di forte tensione e scontri questa mattina nel centro di Roma tra manifestanti appartenenti ai movimenti per la casa e forze dell’ordine. Tutto era partito in maniera tranquilla, intorno alle 11. I manifestanti hanno iniziato a protestare davanti a Montecitorio quando hanno dato vita a un corteo non autorizzato verso via della Stamperia dove era in corso una conferenza tra governo, regioni, province e comuni sull’emergenza abitativa. Immediatamente è salita la tensione. I manifestanti sono stati bloccati da decine di blindati a metà via del Tritone dove sono anche stati rovesciati dei cassonetti e lanciate uova, frutta e bottiglie contro gli agenti. Gli attivisti, che inizialmente hanno provato a sfondare il blocco della forze dell’ordine, hanno poi indietreggiato utilizzando cassonetti e transenne come barricate.

Dopo ‘l’accampada’ di Porta Pia e i blitz delle scorse settimane i movimenti per la casa sono tornati oggi in piazza: chiedono il blocco degli sfratti e risorse per garantire il diritto all’abitare. Prima degli scontri in via del Tritone c’era stato un lancio di fumogeni e uova contro un blindato della polizia in una strada limitrofa al Parlamento. Tensione poi quando diverse centinaia di persone hanno cercato di dirigersi sotto la sede del quotidiano Il Tempo, in piazza Colonna, a pochi metri da palazzo Chigi, dove le forze dell’ordine si sono schierate con i blindati. Dopo aver concordato con la Digos un percorso per arrivare vicino a via della Stamperia, dove si stava svolgendo la conferenza, i manifestanti hanno ripetutamente tentato di sfondare i cordoni delle forze dell’ordine.

Sono sei le persone contuse trasportate in ospedale dal 118 di Roma. Quattro carabinieri e una manifestante sono stati portati all’ospedale Santo Spirito mentre un’altra manifestante all’Umberto I. Una decina di persone, soprattutto delle forze dell’ordine, sono state medicate sul posto. Gli operatori del 118 sono intervenuti rapidamente nonostante le difficoltà per l’improvviso scatenarsi delle tensioni. I manifestanti, circa un migliaio, fra cui molti immigrati, hanno affisso i loro striscioni e sventolato le bandiere già esposte nel corteo del 19 ottobre. “Non abbiamo fatto un passo indietro. La sollevazione è permanente – urla al megafono Paolo Di Vetta, leader dei Blocchi Precari Metropolitani – qualcuno ci dia informazioni sulle persone fermate stamattina, che sarebbero state rilasciate secondo alcune voci”. Il pomeriggio è continuato con l’assedio pacifico davanti alla Camera.

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