Torino, 1 nov. (LaPresse) – L’istituto paritario di Torino ‘Faà di Bruno’ ha sospeso il ciclo di incontri privati riservati ai genitori della scuola dopo le polemiche sull’omofobia sorte intorno ai temi trattati. Nel volantino dell’istituto, che sponsorizzava la ‘Scuola per genitori’, si leggeva infatti: “La famiglia è in difficoltà ma, invece di aiutarla, oggi vengono proposti modelli alternativi di famiglia. La scuola genitori Faà di Bruno prende spunto dall’acceso dibattito parlamentare sull’omofobia e sul riconoscimento delle unioni omosessuali per proporre una riflessione complessiva sulla bellezza della famiglia naturale minacciata dall’ideologia del gender”. Parole che hanno sollevato la reazione di consiglieri comunali e associazioni, ma anche di ex allievi e docenti della scuola cattolica che hanno preso posizione contro quella che a molti è apparsa una chiara discriminazione nei confronti degli omosessuali.
“L’Istituto Faà di Bruno deplora che un ciclo d’incontri privati riservato ai genitori della scuola, dove il tema dell’omosessualità sarebbe stato affrontato da diversi relatori e con diverse prospettive, sia stato pretestuosamente attaccato come manifestazione pubblica di omofobia”, ha scritto Silvia Introvigne, la preside dell’istituto che ha promosso e poi sospeso gli incontri della ‘Scuola per genitori’. “Alcuni – ha aggiunto la preside – si sono affrettati a esprimere giudizi superficiali, senza conoscere le ragioni e la natura dell’iniziativa. Altri hanno manifestato, ancora una volta, il loro disprezzo per la libertà di espressione, confermando come certi movimenti tollerino su questi temi soltanto opinioni conformi alle loro, mentre a ogni altra posizione si vuole impedire di esprimersi”.
Quindi la spiegazione del passaggio giudicato più omofobico del volantino. “Sui pericoli per la famiglia della diffusione dell’ideologia di genere – ha spiegato in un comunicato la dirigente – abbiamo anche meditato con attenzione la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, alla Settimana Sociale di Torino”. “Non intendiamo trasformare una pacifica riunione privata di genitori all’interno di una scuola in una battaglia. Per questo – conclude la preside del Faà di Bruno – sospendiamo l’iniziativa, mentre rivendichiamo il diritto di continuare a proporre liberamente l’insegnamento del Magistero della Chiesa e del Catechismo su questi temi”.
Non è mancata la risposta della diocesi torinese. “La Diocesi di Torino – si legge in un comunicato – esprime apprezzamento per la posizione dell’istituto paritario ‘Faà di Bruno’ sull’iniziativa della ‘Scuola per genitori’. Soprattutto perché in essa viene ribadito il riferimento fondamentale alla libertà d’espressione di ognuno, in una società pluralista come quella nostra di oggi”.
“Proprio per sottolineare la volontà di non alimentare contrapposizioni artificiose e strumentali – specifica quindi la nota diocesana – è da apprezzarsi anche la decisione dell’Istituto di sospendere l’iniziativa nella specifica modalità individuata dalla ‘Scuola per genitori’, mantenendo invece ben fermo l’impegno a continuare la riflessione e l’approfondimento dell’informazione intorno ai temi della persona, della coppia, della famiglia”.
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