Roma, 29 gen. (LaPresse) – Sottratti alla criminalità organizzata patrimoni per 3 mld di euro nel 2013. Questo il bilancio dell’azione della guardia di finanza che, nel 2013, ha eseguito 3.929 indagini patrimoniali, a carico di 8.869 tra persone ed imprese, che hanno consentito di avanzare all’autorità giudiziaria proposte di sequestro per oltre 5,2 miliardi di euro (+73% rispetto al 2012) e di sottrarre alla criminalità organizzata, nel corso dell’anno, beni per 3 miliardi.

Le regioni del centro nord, con il sequestro di beni e capitali illeciti per oltre 900 milioni di euro (+ 80% rispetto al 2012), si confermano al centro degli interessi finanziari dei clan: appalti di grandi opere ed edilizia, ciclo del cemento e smaltimento dei rifiuti speciali, vendita all’ingrosso ed al dettaglio, ristorazione ed attività ricettive, oltre a settori particolarmente ‘sensibili’, come le sale gioco ed i compro oro, sono gli strumenti preferiti dalle mafie per il reinvestimento delle ingenti liquidità di cui dispongono.

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