Biella, 8 mar. (LaPresse) – Un detenuto di 39 anni, recluso nel carcere di Biella, si è ucciso questa notte intorno all’1.30 impiccandosi con i lacci delle scarpe al rubinetto del bagno della sua cella al terzo piano della sezione ‘Definitivi’. Lo rende noto l’Osapp (Organizzazione sindacale autonomia polizia penitenziaria). Si tratta del deciso suicidio (il 26esimo morto) in carcere dall’inizio dell’anno. L’uomo era detenuto per tentato omicidio e avrebbe finito di scontare la sua pena nel luglio 2015, tra poco più di un anno. “Anche queste – dice il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci – sono le conseguenze della disastrosa politica penitenziaria varata dall’ex guardasigilli Cancellieri e proseguita dall’ancora attuale capo Dap, Tamburino, che hanno voluto introdurre nel già precario carrozzone penitenziario il metodo di aprire nuovi reparti negli istituti anche senza poliziotti penitenziari disponibili per le attività legate alla sicurezza e alla prevenzione”.
“Tali sono le ragioni per le quali nel carcere di Biella, da tempo – prosegue Beneduci – si lavora e si vive malissimo e analoghe condizioni si stanno verificando sull’intero territorio nazionale, come in queste ultime ore nell’istituto romano di Regina Coeli. Auspichiamo che il neoguardasigilli Orlando sappia infondere nuova linfa al sistema, azzerando prima di tutto i fallimentari vertici dell’amministrazione penitenziaria”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata