Città del Vaticano, 21 apr. (LaPresse) – “Lasciamo che questa esperienza” della resurrezione “si imprima anche nei nostri cuori e traspaia nella nostra vita. Lasciamo che lo stupore gioioso della Domenica di Pasqua si irradi nei pensieri, negli sguardi, negli atteggiamenti, nei gesti e nelle parole. Magari siamo così luminosi. Ma questo non è un maquillage! Viene da dentro, da un cuore immerso nella fonte di questa gioia, come quello di Maria Maddalena, che pianse per la perdita del suo Signore e non credeva ai suoi occhi vedendolo risorto”. Lo ha detto Papa Francesco prima del recita del Regina Coeli, affacciato alla finestra dello studio del Palazzo apostolico vaticano, in piazza San Pietro.

“Chi fa questa esperienza – ha aggiunto Papa Francesco – diventa testimone della Risurrezione, perché in un certo senso è risorto lui stesso, è risorta lei stessa. Allora è capace di portare un raggio della luce del risorto nelle diverse situazioni: in quelle felici, rendendole più belle e preservandole dall’egoismo; in quelle dolorose, portando serenità e speranza”.

Il pontefice ha poi invitato tutti i fedeli “in questa settimana, prendere il libro del Vangelo e leggere quei capitoli che parlano della Resurrezione di Gesù. Ci farà tanto bene”.

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