Roma, 28 mag. (LaPresse) – “Era il giugno del 1994 quando a Roma sfilò il primo corteo italiano del Gay Pride. Il 7 giugno 2014 ci ritroveremo ancora una volta fuori per le strade di Roma, per celebrare i 20 anni di storia trascorsi e iniziare a scrivere insieme il futuro che ci spetta”. Con queste parole gli orgnizzatori hanno lanciato l’edizione di quest’anno del pride della capitale in una conferenza stampa. Appuntamento alle 15 in piazza della Repubblica, il percorso si snoderà attraverso via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Merulana, piazza del Colosseo, via dei Fori imperiali, piazza Modanna di Loreto.
Il corteo è patrocinato dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma e vedrà scendere la partecipazione anche del sindaco Ignazio Marino. A partire dal 3 giugno al Circolo degli artisti, dalle 17 alle 24, sarà allestito un Pride Park patrocinato dalla Regione Lazio, che prevede proiezioni, incontri e reading, tutti a ingresso libero.
“Con il Roma Pride 2014 – annunciano – vogliamo lanciare un segnale di riscossa e di emancipazione a Roma e al Paese per ribadire l’inderogabile richiesta della piena cittadinanza e della parità che intendiamo conquistarci”.
Quest’anno il Pride si rivolge direttamente al premier Matteo Renzi. “Anche le sue promesse infatti – denunciano gli organizzatori – ad ora, sono rimaste parole vuote di significato. Laddove prima di insediarsi a Palazzo Chigi, Renzi assicurava l’approvazione delle unioni civili per le coppie omosessuali entro i primi 100 giorni, quest’impegno è stato abbandonato e l’azione del suo Governo nel contrasto alle discriminazioni è apparsa persino più debole e incerta degli esecutivi precedenti”.
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