Genova, 2 ago. (LaPresse) – Truffa, estorsione e tentata corruzione di pubblico ufficiale. E’ finito così il ‘gioco’ di un imprenditore genovese che trascorreva il tempo libero cercando avventure virtuali sui social network. L’uomo, titolare di uno stabilimento balneare a Bogliasco (Genova) e consulente finanziario, sposato con figli, aveva una sorta di vita parallela su Facebook. Attraverso diversi profili fasulli circa due mesi fa era in contatto con una casalinga, separata e madre di due figli, che per arrotondare fa la prostituta. L’imprenditore, dopo aver agganciato la donna fingendo di essere uno gigolò, ne raccoglie le confidenze conquistando la sua fiducia. Dopo circa un mese le propone di unire le ‘forze professionali’ per incrementare il numero di clienti e partecipare a rapporti sessuali di gruppo.

A questi incontri avrebbe dovuto partecipare anche una ragazza giovane a cui avrebbe dovuto dare consigli pratici. Dopo aver ottenuto l’assenso della donna, l’imprenditore crea però un finto profilo del padre della ragazza, che minaccia di denunciare la casalinga-escort dato che la figlia sarebbe minorenne. La donna, spaventata, si dice disposta a pagare pur di evitare la denunci, così il sedicente padre le chiede 7mila euro. Dopo il pagamento di una prima rata da mille euro, la casalinga si rivolge però ai carabinieri della compagnia San Martino. Ieri i militari hanno assistito alla consegna della seconda tranche del denaro, circa 5mila euro, e hanno arrestato l’uomo, che ha provato anche a corrompere i militari offrendo di consegnare a loro l’intera somma appena ricevuta.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: