Roma, 22 ago. (LaPresse) – La guardia costiera ha effettuato alcuni interventi nel Canale di Sicilia per soccorrere migranti in difficoltà. Il primo allarme è scattato nella giornata di mercoledì, quando la Centrale operativa di Roma ha ricevuto una richiesta di aiuto lanciata tramite telefono satellitare dagli occupanti di un barcone che a causa del sovraffollamento navigava in precarie condizioni di sicurezza. Sul punto, prospiciente le coste libiche, la Centrale operativa di Roma ha dirottato la nave militare canadese Toronto, in navigazione nelle vicinanze, che inizialmente non ha potuto effettuare il trasbordo dei migranti a causa delle avverse condizioni meteomarine. La nave canadese ha comunque fornito assistenza ai migranti. Il barcone, con 200 persone a bordo, successivamente ha attraversato a lento moto le acque di Malta, sotto la vigilanza delle autorità locali, prima di raggiungere il confine con le acque italiane dove, all’una di stanotte, a circa 130 miglia dalle coste della Sicilia, è stato raggiunto da 2 motovedette della guardia costiera, la CP 304 di Pozzallo e la CP 232 di Siracusa.
Dopo aver proceduto al trasbordo degli occupanti, tra cui 39 donne e 79 minori, le motovedette hanno fatto rotta verso il porto di Pozzallo, dove sono arrivate questa mattina intorno alle ore 11. Questa notte, in prossimità delle coste di Vendicari, vicino a Siracusa, una segnalazione al 112 ha riferito di un barcone incagliato a circa 2 miglia dalla riva. Sul posto sono state inviate la motovedetta Cp 832 da Siracusa e il battello GC B50 e la Cp 763 di Porto Palo. Le unità hanno salvato 88 migranti, di presunta nazionalità siriana, afgana e irachena, tra cui 15 donne e 25 minori, tutti trasferiti nella vicina Marzamemi (Siracusa).
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