Genova, 18 set. (LaPresse) – La Procura di Genova ha indagato Tiziano Renzi, padre del premier Matteo Renzi, nell’ambito di un’indagine per bancarotta fraudolenta in cui sono coinvolte altre due persone. L’indagine è partita sei mesi fa in seguito al fallimento della Chil Post, azienda di distribuzione giornali con sede a Genova, dichiarata fallita un anno fa. L’avviso di garanzia Genova è stato consegnato in concomitanza con la richiesta di proroga delle indagini. “Oggi mi sto stupendo da come sono sereno conoscendo il mio carattere”. Sono queste le parole con cui Tiziano Renzi ha commentato a LaPresse la notizia dell’avviso di garanzia. “Sono indagato e mi devo attenere al silenzio, non vorrei passare dalla ragione al torto”, ha commentato, “ho piena fiducia, i fatti si commenteranno da soli”. “Alla veneranda età di 63 anni – ha poi affermato in una nota – e dopo 45 anni di attività professionale ricevo per la prima volta nella mia vita un avviso di garanzia. I fatti si riferiscono al fallimento nel novembre 2013 di una azienda che io ho venduto nell’ottobre 2010. Sono certo che le indagini faranno chiarezza ed esprimo il mio rispetto non formale per la magistratura inquirente ma nel dubbio, per evitare facili strumentalizzazioni, ho rassegnato le dimissioni da segretario del circolo del Pd di Rignano sull’Arno”. Anche il Partito democratico di Rignano sull’Arno (Firenze), di cui Tiziano Renzi è segretario, ha diffuso una nota in merito all’avviso di garanzia. “Il partito – si legge – era stato messo al corrente della situazione venutasi a creare già martedì 16, dallo stesso segretario, nel corso della assemblea ordinaria programmata da tempo. In quella circostanza Tiziano Renzi ha ribadito la propria estraneità ai fatti, la piena fiducia nell’operato della giustizia, e ha ritenuto opportuno rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di segretario. L’assemblea del Partito democratico, ribadendo la stima nell’operato e nella persona di Tiziano Renzi, ha accolto le dimissioni, nominando un nuovo vicesegretario unico facente funzioni, nella persona di Franco Bonciani, in attesa di convocare in tempi brevi il congresso per l’elezione del nuovo segretario. Il Partito democratico di Rignano sull’Arno – conclude la nota -, nel confermare la convinta adesione all’operato della magistratura, ringrazia il segretario dimissionario per l’entusiasmo, l’impegno e la passione profuse in questo periodo verso il partito, nella certezza che presto sarà sgombrato l’orizzonte da ogni sospetto”.

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