Milano, 30 ott. (LaPresse) – “Le vicende (giudiziarie, ndr) di questo ultimo anno, incidono soprattutto in termini di recupero di immagine. A volte essere vicini ad Expo non è stato facile, ma tutti dobbiamo collaborare a dare una giusta dimensione al problema. Quanto successo in questa settimana, da quello che mi risulta, in centinaia di pagine di indagini la parola Expo non è citata”. Così Giuseppe Sala, commissario unico dell’Expo, a margine della nuova campagna televisiva dell’evento che partirà il 2 novembre, sugli effetti delle indagini che hanno coinvolto l’Expo, opere connesse e Padiglione Italia. Nelle carte secondo Sala, ad esempio “è citata la tangenziale est esterna, opera nata di prima Expo, se continuiamo a mettere tutto sotto il nome di Expo, poi diventa difficile recuperare”.

“Spero solo che si possa lavorare con tranquillità nei prossimi mesi, riferendomi soprattutto a quanto successo fino a qualche settimana fa” prosegue Sala. “Dire adesso che mettere tutto sotto il cappello di Expo sia stata una scelta discutibile non serve, bisogna però distinguere sul fronte delle responsabilità, che è una cosa importante” aggiunge Sala. “Sono cantieri di opere connesse all’Expo, noi abbiamo le nostre colpe, abbiamo avuto delle interdittive, ma abbiamo anche reagito molto tempestivamente. Non è mai successo un fatto, per cui noi siamo stati a dormire” conclude.

GOVERNO FACCIA LA SUA PARTE IN PROMOZIONE ITALIA – “Sarà una corsa per concludere i lavori, anche se ci sono grandi progressi, qualche Paese è in ritardo – ha spiegato ancora Sala – ma il numero è tale che siamo sereni. Ora stiamo chiamando il Governo a fare la sua parte, perché a loro tocca decidere cosa è Expo e cosa no”. “Già domani dalle 11 in poi, abbiamo fissato alcuni incontri con Cantone e Martina, su cardo, padiglione Italia e Albero della vita. Ma i sì e i no arriveranno tra qualche giorno, domani non avremo le risposte” aggiunge Sala. Riassumendo poi l’esito dell’incontro con il ministro della Cultra, Dario Farnceschini, avvenuto ieri, Sala ha spiega che il ministro Franceschini ieri ha detto “due cose importanti, primo rendere chiaro quale sarà il palinsesto grandi eventi, in modo da parlare con i tour operator. Mi riferisco alla lirica, alla mostre e ai festival, di cui all’Estero non si nulla – spiega Sala – poi la presidenza del consiglio, che ha spazi gratuiti per la sua comunicazione istituzionale, deve promuovere l’Italia, serve la promozione del Paese”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata