Roma, 13 dic. (LaPresse) – Venerdì sera, mentre andava in onda una serata speciale dedicata alla raccolta fondi per Telethon, fuori dagli studi della Rai di Roma le associazioni animaliste Pae, Animalisti italiani onlus, Memento naturae, Irriducibili toscani, Istinto animale hanno dato vita a una manifestazione di protesta contro la vivisezione. “Telethon – affermano – significa raccolta di fondi per una falsa scienza che sfrutta, tortura e uccide gli animali inutilmente, visto che è ormai noto che il modello animale per curare l’uomo non è affidabile”. “Dietro questa falsa scienza – afferma Pier Paolo Cirillo, responsabile dell’associazione Animalisti italiani Roma – ci sono lobby economiche potentissime che non hanno alcun interesse a curare. A loro non interessa né degli uomini e né degli animali: mentre gli uomini hanno gli strumenti per difendersi, gli animali no! Noi diamo voce a quelle creature che vengono sacrificate in nome di una falsa scienza e nel solo interesse delle multinazionali della farmaceutica”. La manifestazione è stata pacifica, sostengono le associazioni, fino all’arrivo di 4 blindati e 50 poliziotti. Tre manifestanti sono state arrestate.
I manifestanti raccontano di essere stati “aggrediti più volte dalla polizia: spintonati, allontanati, presi a calci e a pugni. Senza che nessuno avesse provocato o aggredito alcun agente. Risultato: 3 arrestati, 2 fermi di polizia, due finiti all’ospedale con l’ambulanza, altri al pronto soccorso per le botte ricevute”. “In una manifestazione di protesta – dichiara Walter Caporale, presidente dell’ssociazione Animalisti italiani onlus – si protesta e si additano coloro che alimentano un giro di soldi abnorme che si traduce in un giro di vite a danno degli animali e dei malati, che diventano schiavi delle industrie farmaceutiche dal primo vaccino in poi. Protestare con rabbia enunciando frasi contro la sperimentazione non ha nulla a che vedere con la violenza inaudita che ieri le forze dell’ordine hanno perpetrato ai danni dei manifestanti. L’assetto antisommossa serve per evitare violenze, non certo per provocare l’inferno nei confronti di manifestanti pacifici”. Tre attiviste animaliste di Pae e Istinto animale, Sonia, Raffaella e Martina, sono state arrestate con l’Accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
“Noi eravamo presenti – concludono gli attivisti – e video e foto mostreranno quello che è successo. Nonostante il sequestro di alcune telecamere. L’avvocato Alessio Cugini segue tutta la vicenda e siamo certi dimostrerà la non sussistenza delle accuse. Quattro Blindati e 50 poliziotti hanno scelto di usare le ‘maniere forti’ contro 40 animalisti pacifici che non hanno aggredito nessuno. Noi continueremo a lottare in nome degli oltre 800.000 cani, gatti, cavie, scimmie, conigli, topi, cavalli torturati nel segreto dei laboratori in nome di una falsa scienza. La vivisezione è inutile, dannosa, antiscientifica, immorale e crudele: deve essere abolita come chiede l’80% degli italiani, che chiede metodi sostitutivi”.
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