Bari, 15 dic. (LaPresse) – Non toglie mai gli occhiali da sole Patrizia D’Addario, ma si vede che ha il volto tirato. E’ gentile e parla con un filo di voce restando sempre accanto al suo legale. Si infervora solo quando chiede giustizia per sé e la sua famiglia oggi, subito dopo l’ennesima udienza in tribunale a Bari davanti alla seconda sezione penale per il processo escort, quello in cui si discute per sette imputati, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nelle residenze dell’ex premier Berlusconi. “Sono rimasta molto delusa dalle dichiarazioni di Barbara Montereale, io l’ho sempre aiutata – dice a La Presse. “La portavo con me e mia figlia, le parlavo del mio cantiere, delle difficoltà di una ragazza sola a gestirlo. E, invece, è venuta in aula ad infangarmi, ad offendere la mia persona. Dovrebbe stare solo zitta la signora Montereale, basta digitare su internet ‘festini a luci rosse Vicenza’ e appare lei non io, che in un giro del genere non sono mai finita. Ha mentito su tutto – continua D’Addario – persino sui gioielli che ha detto che le hanno rubato, ma invece ha mostrato in un’intervista”.

E poi, ancora, chiarisce “Io non ho mai voluto ricattare il presidente Berlusconi, avevo il suo numero privato, avrei potuto telefonargli, non l’ho mai fatto, non sono mai stata indagata per questo. Ho semplicemente consegnato le registrazioni dei nostri incontri, non le ho vendute ai giornali”. Ma, allora perché tanto accanimento? “Per malvagità – spiega D’Addario, dando la sua versione dei fatti – perché si era alleata con Gianpaolo Tarantini (principale imputato nel processo, ndr). Io ero fuori dai loro giri, loro hanno avuto soldi e favori io non ho avuto nulla se non cattiverie per 5 anni da queste persone che ancora oggi continuano ad infangarmi. Ora voglio giustizia, per me, per la mia famiglia e confido nei giudici”.

“E un risarcimento, – la incalza il suo legale Fabio Campese – può darsi che il collegio penale possa pronunciarsi in termini di una quantificazione perlomeno provvisionale su questo aspetto”. Ma, non appena si parla di soldi D’Addario non resiste e sbotta: “Montereale dice di non essere andata a letto né con Berlusconi, né con Tarantini, ma i giudici sanno perché è stata pagata, quindi è inutile tutto questo perbenismo. Con Tarantini ha fatto sesso la stessa notte che io sono stata con il presidente Berlusconi, mi ha raccontato tutto e ha aggiunto anche che Gianpy non era un granché. L’ha detto lei, non io, lo scriva per favore”.

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