Ragusa, 19 gen. (LaPresse) – La polizia di Ragusa ha sottoposto a fermo uno scafista tunisino di 38 anni, responsabile di aver trasportato su un peschereccio 241 persone di cui 229 uomini, 6 donne e 6 minori, provenienti da Pakistan, Egitto, Marocco, Tunisia e Siria. Secondo le indagini, il comandante del peschereccio, partito dalle coste libiche e intercettato da un pattugliatore della Capitaneria di porto, faceva parte di un gruppo di scafisti che dalla Libia garantivano l’ingresso clandestino in Italia ai migranti, al fine di trarne profitto.

Secondo quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato quasi 250mila dollari, circa mille a migrante. Il reato, messo in atto da più di tre persone in concorso tra loro, è aggravato anche dal fatto di aver consentito l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone, mettendo a rischio la loro incolumità e sottoponendole a trattamento inumano e degradante. I migranti a bordo del peschereccio sono stati tutti identificati e trasferiti in altri centri presenti sul territorio nazionale ad eccezione dei marocchini, egiziani e tunisini che verranno espulsi su ordine del questore di Ragusa.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: