Roma, 9 feb. (LaPresse) – L’ondata di freddo polare che ha colpito l’Italia non si arresta e sale il conto dei danni del maltempo sull’agricoltura. L’allarme è lanciato dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia), che in una nota segnala, in particolare, che al Centro-Nord, soprattutto in Emilia, “si lavora per capire l’entità delle perdite causate dagli allagamenti estesi su vaste aree rurali con le coltivazioni in campo aperto e si sgombrano dal fango capannoni, stalle e attrezzature”. Cia segnala, inoltre, che “il Consorzio di bonifica della Pianura di Ferrara quantifica in 40 milioni di euro l’ammontare degli investimenti necessari per mettere in sicurezza il territorio provinciale ed evitare nuove situazioni di emergenza provocate da bombe d’acqua o precipitazioni violente”. A ciò si aggiungono i problemi all’agricoltura che porterà l’imminente neve, in particolare al Sud e nelle zone adriatiche.
“Se le precipitazioni nevose arrivano a bassa quota e le temperature continuano a calare creando gelate improvvise – spiega la Cia – per le coltivazioni invernali in pieno campo c’è pericolo di rallentamento e/o blocco della crescita”. I prodotti più a rischio sono, secondo Cia, spinaci, verze, radicchio, cicorie, cavoli, insalate, broccoli e carciofi.
Il caos viabilità è, poi, un problema non secondario, dato che rallenterà la logistica e i trasporti legati all’attività aziendale, quindi la distribuzione dei prodotti, soprattutto quelli freschi, e l’approvvigionamento di mangimi e concimi. “D’altra parte – sottolinea la Cia- la presenza congiunta di neve, fango e detriti crea grosse difficoltà in particolare sulle strade provinciali e statali. Un problema serio che riguarda prima di tutto le aziende agricole situate nelle aree interne e di montagna”.
Il maltempo, infine, influirà negativamente anche sui costi energetici, con un aggravio vicino al 10% della spesa per il riscaldamento di serre e stalle, a causa di gelo, neve e temperature rigide. “Un problema soprattutto per la floricoltura in serra – conclude Cia – con i produttori particolarmente attenti in questa fase al riscaldamento dei fiori nelle strutture, visto l’avvicinarsi della festa di San Valentino”.
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