Città del Vaticano, 20 mar. (LaPresse) – “Oggi la pena di morte è inammissibile, per quanto grave sia stato il delitto del condannato. E’ un affronto alla sacralità della vita e alla dignità della persona umana che contraddice il piano di Dio per l’uomo e la società e la sua giustizia misericordiosa, e impedisce di conformarsi a qualsiasi finalità giusta della pena”. Questo un passaggio della lettera che Papa Francesco ha consegnato a Federico Mayor, presidente della delegazione della Commissione Internazionale contro la pena di morte. La pena di morte, dice ancora il Pontefice “non rende giustizia alle vittime, ma incoraggia la vendetta”. “Con l’applicazione della pena capitale – scrive ancora il papa – al condannato si nega la possibilità di riparazione o modifica di danno. Ma anche la possibilità della confessione, con cui l’uomo esprime la sua conversione interiore”.

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