Roma, 5 apr. (LaPresse) – “Ho giurato per la fine del 2017” il centro storico della città sarà restituito agli aquilani. Così il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente in un’intervista a La Stampa. Erano le 3.32 del 6 aprile 2009 quando il terremoto colpì al cuore la città e non solo, facendo oltre 300 morti e 1500 feriti. “Adesso il governo ha dato i soldi”, spiega il sindaco a La Stampa, “solo per quest’anno abbiamo un miliardo e duecento milioni, ma il problema è che non riesco ad avere i progetti perché il ministro Barca non mi diede retta quando gli dissi che 60 persone a processare i progetti nell’Ufficio speciale ricostruzioni dell’Aquila sarebbero state insufficienti”. “A fronte di 7500 progetti presentati riusciamo a valutarne 30 al mese, anche meno”, aggiunge Cialente, ci vorrebbero quindi vent’anni per valutarli tutti. “Io non sto chiedendo la luna – continua -, ma una task force di ingegneri, geometri e architetti per far fronte a questi due anni di super lavoro. Altrimenti i soldi fanno la muffa”.

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