Roma, 19 apr. (LaPresse) – Terre des Hommes chiede al Governo italiano di fare pressione sull’Europa per avviare subito “una missione adeguata di soccorso in mare che consenta di evitare tragedie come quella odierna”. E’ quanto si legge in una nota dell’organizzazione, che invita l’esecutivo a farsi “portatore dell’urgenza di aprire corridori umanitari per chi fugge dai conflitti, con la possibilità di avere dei canali regolari di immigrazione in Europa”.

“Tra i morti nel Mediterraneo ci sono bambini, donne, uomini che fuggono da guerre, persecuzioni, fame. Non si fermeranno davanti all’ennesima tragedia”, sottolinea Raffaele Salinari, presidente di Terre des Hommes. “Quest’ultimo catastrofico bilancio di morti conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, come sia urgente un cambio radicale nella imminente Agenda europea sulla immigrazione. Le istituzioni europee e gli Stati membri devono capire che bisogna uscire dalle logiche emergenziali nella gestione dei flussi migratori. E’ il momento di dimostrare se il nostro continente vuole rimanere la patria dei diritti umani o negare i principi fondanti la sua Costituzione”.

“Non dobbiamo cedere ai trafficanti il monopolio dei flussi migratori sul nostro mare”, afferma Donatella Vergari, segretario generale di Terre des Hommes, “ma eliminare alla radice la causa di queste morti, garantendo l’accesso alla protezione internazionale a chi ne ha diritto, modificando il regolamento di Dublino Due per riequilibrare le responsabilità in materia di rifugiati”.

Terre des Hommes sta prestando assistenza psicologica e psicosociale ai minori stranieri in Sicilia, ospitati nei Centri di primo soccorso e accoglienza per minori stranieri non accompagnati (Mnsa) Papa Francesco di Priolo Gargallo, e La Zagara Città Giardino (Melilli), nella provincia di Siracusa, e nel Cpsa Villa Montevago di Caltagirone (Catania), per un totale di 120 ragazzi.

L’intervento si inserisce nel progetto Faro, avviato nel 2011. Le attività di Terre des Hommes a protezione dei minori stranieri non accompagnati in Italia sono finanziate interamente con fondi privati. Tra i maggiori donatori troviamo la Fondation d’Harcourt, Fondazione Prosolidar, la Fondazione Zanetti e la catena d’abbigliamento C&A.

Il progetto Faro rientra nella Campagna ‘Destination Unknown’ della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti nel mondo in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 35 milioni (fonte UN). Con Destination Unknown Terre des Hommes è presente con interventi in Sicilia (Progetto Faro), Malta (in collaborazione con Kopin), Grecia (in collaborazione con ARSIS), Cipro (in collaborazione con Hope for Children Cyprus) in Europa centrale e sud-orientale.

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