Roma, 20 apr. (LaPresse)- Dopo ogni tragedia del mare, dopo ogni fatto di cronoca che riguarda gli immigrati, la sensazione è quella di sentirsi accerchiati e invasi. Le guerre e la disperazione aumentano le ondate bibliche di profughi verso l’Europa. Ma a guardare i numeri viene fuori che l’Italia non è il primo paese ad accogliere i migranti: prima di noi ci sono Germania e Svezia. Stando agli ultimi dati forniti da Eurostat meno di un mese fa, in Italia l’allarme è evidente, ma la maggior parte delle richieste di asilo confluiscono altrove.
RECORD RIFUGIATI IN SVEZIA. Nel 2014 i richiedenti in Italia sono più che raddoppiati, con un incremento del 143% rispetto al 2013. Il maggior aumento di tutti i Paesi Ue (seguito da Ungheria 126%, e Danimarca, 105%), a fronte di una media europea del 44%. L’Italia è tra i primi tre Stati membri con più migranti in cerca di protezione. Tuttavia in rapporto alla popolazione è a 1,1 ogni mille, lievemente sotto la media europea di 1,2. Secondo l’Eurostat il numero delle persone che chiedono protezione ha toccato la cifra record di circa 626mila, facendo registrare un aumento del 44% rispetto al 2013, pari a 191mila persone in più. Un terzo, 202.645 (32%), ha fatto domanda in Germania. Seguono Svezia, 81.180 (13%); Italia, 64.625 (10%), Francia, 62.735 (10%) e Ungheria, 42.775 (7%). In rapporto alla popolazione, il numero più alto si registra in Svezia (8,4 richiedenti ogni mille abitanti) seguita da Ungheria (4,3); Austria (3,3); Malta (3,2); Danimarca (2,6) e Germania (2,5). All’opposto, i tassi più bassi sono in Portogallo (0), Slovacchia (0,1) e Romania (0,1).