Ginevra (Svizzera), 19 mag. (LaPresse/EFE) – Circa 40mila migranti e richiedenti asilo hanno raggiunto le coste italiane illegalmente dall’inizio dell’anno. E’ il dato riferito dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). L’agenzia indica che sono a maggio sono arrivati in Italia via mare 12.460 migranti, per un totale nel 2015 di 38.690 persone. La maggior parte proviene da Eritrea, Etiopia, Somalia, Siria, Nigeria e Gambia ed è partita dalle coste della Libia.
I ministri degli Esteri e della Difesa dell’Unione europea hanno approvato ieri una missione ‘anti-scafisti’ che dovrebbe partire entro giugno. “Siamo felici fino a quando il centro dell’operazione è quello di salvare vite umane. Quello che si fa con barche o con i trafficanti viene dopo rispetto all’obiettivo di salvare coloro che sono intrappolati in imbarcazioni precarie in mare”, ha spiegato il portavoce dell’Oim, Leonard Doyle in una conferenza stampa.
L’Organizzazione ha anche espresso rammarico per la decisione di non recuperare i corpi intrappolati all’interno della nave affondata nel Mediterraneo con 800 immigrati a bordo lo scorso 18 aprile. “Cosa è successo può essere considerato omicidio, come centinaia di immigrati sono stati imprigionati nella barca e non ha avuto occasione di cercare di salvare se stessi quando la nave stava affondando”, ha detto William Lacy Swing, direttore generale dell’Oim. “Accogliamo con favore l’indagine in Italia e intendiamo portare i responsabili davanti alla giustizia. Ma ci aspettiamo che anche i corpi siano recuperati”, ha aggiunto Swing.
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