Di Denise Faticante

Roma, 22 mag. (LaPresse)- “La richiesta di arresto ha seguito un iter corretto”. Per la prima volta il capo della polizia, Alessandro Pansa interviene sulla vicenda del ragazzo marocchino, Abdel Majid Touil, accusato di aver partecipato alla strage del museo Bardo a Tunisi. Intanto il 22enne, sentito oggi a Milano, nel carcere di San Vittore continua a proclamarsi estraneo ai fatti e ha negato il consenso all’estradizione.

PARLA PANSA Per il capo della polizia, dunque, “la richiesta di arresto ha seguito un iter corretto”. Lo stesso Pansa ha quindi ricordato che l’Italia ha attivato una “attività giudiziaria nella quale noi facciamo – ha detto il capo della polizia – assistenza a un paese straniero” mentre sono in corso “le rogatorie per capire quali sono le imputazioni” da attribuire al giovane marocchino. “La sostanza delle prove – ha poi ricordato il prefetto – avviene in fase dibattimentale con gli indizi di colpevolezza che sono, comunque, arrivati da Tunisi”.

INTERROGATORIO Intanto il 22enne, dal carcere si proclama innocente. Abdel Majid Touil dice di essere vittima di “un errore giudiziario”. Abdel Majid Touil ha saputo solo oggi di essere stato accusato di terrorismo internazionale. Secondo l’avvocato del ragazzo, Touil è arrivato in Italia “solo per ricongiungersi con la sua famiglia”. Il 22enne marocchino “non c’entra nulla – ha aggiunto il legale- e non si spiega questo errore”. L’avvocato ha anche annunciato che Touil, come era atteso, ha negato il permesso alla sua estradizione in Tunisia


ESTRADIZIONE
Le procedure di estradizione per il giovane marocchino fermato saranno curate dalla procura di Milano e coinvolgeranno anche il ministero della Giustizia. Sulla vicenda, però, pesa una circostanza. In Tunisia vige la pena di morte con impiccagione o fucilazione. La legge italiana e la nostra Costituzione non consentono di consegnare un imputato che rischierebbe la condanna capitale. Le autorità nordafricane ritengono che il 22enne avrebbe procurato le armi al commando prima della strage al museo. Per questo le autorità giudiziarie italiane attendono maggiori elementi a carico del ragazzo marocchino.

ROMA COINVOLTA Anche la procura di Roma ha iniziato a far luce sulla posizione di Touil. All’indomani della strage del Bardo, il 18 marzo, i pm romani aprirono un fascicolo, essendo coinvolte 4 vittime italiane. Anche Roma quindi attende gli atti da Tunisi.

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