Milano, 2 giu. (LaPresse) – Per evitare che le mafie mettessero le mani su Expo “abbiamo messo in atto una rivoluzione copernicana – ha precisato – immaginando, sperimentando e collaudando moderni e chirurgicamente efficienti moduli di azione in tema di appalti e di contrasto alle infiltrazioni malavitose”. Lo ha ricordato il prefetto Francesco Paolo Tronca nel corso della cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” e delle Medaglie d’Onore in Prefettura a Milano.
“Stiamo vivendo un periodo veramente complesso – ha spiegato il prefetto – sono aumentati i rischi di infiltrazione della criminalità organizzata, che intercetta le condizioni di bisogno per reclutare nuove leve e moltiplicare la sua forza di espansione e penetrazione”. “Chi è vittima – ha aggiunto – spesso poi è costretto a diventare carnefice. Nei mesi preparatori di Expo ho adottato una logica della prevenzione per contrastare le infiltrazioni mafiose – ha spiegato Tronca – Expo ha rappresentato, da subito, una grande occasione, la più interessante per il malaffare. E’ stata proprio questa consapevolezza che ci ha spinto ad elaborare nuove idee e nuove pratiche, mettendo in piedi un sistema avanzato e sofisticato”. Grazie ai controlli più severi, è stato possibile infatti “estromettere, attraverso 80 interdittive, le aziende infiltrate, negando perentoriamente l’ingresso nei cantieri alla malavita e sottraendo centinaia di milioni ai sodalizi mafiosi”.
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