Roma, 4 giu. (LaPresse) – “Politici al servizio delle cricche, tragedie umane usate per fare soldi, mazzette, spartizioni di incarichi, assegnazioni di appalti in deroga, aumento vertiginoso dei costi per opere talvolta nemmeno realizzate. Lo scandalo di Mafia Capitale è solo l’ultimo di una lunga serie insopportabile per ogni cittadino onesto. Solo una terapia d’urto seria ed efficace può arginare il fenomeno corruttivo che è ormai divenuto sistema”. Lo ha detto Antonio Ingroia, presidente di Azione Civile.
“La corruzione, che ci costa almeno 120 miliardi di euro l’anno, va combattuta in maniera assai più seria rispetto a quanto hanno fatto finora Governo e Parlamento. La nostra proposta può fare la differenza. Bisogna confiscare i patrimoni dei corrotti come si fa per i beni dei mafiosi dai tempi della legge La Torre perché mafia e corruzione sono due facce della stessa medaglia. Alla luce di gravi indizi di corruzione – spiega Ingroia – si avvia l’accertamento sui patrimoni”, prosegue Ingoria.
“In caso di sproporzione tra il loro valore e il reddito dichiarato scatta il sequestro e, se non si dimostra la provenienza lecita delle ricchezze, la confisca con la destinazione di quelle ricchezze a finalità di interesse pubblico e sociale, esattamente come si fa da tempo e con successo per i beni confiscati ai mafiosi”, conclude Ingroia.
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