Truffa da 28 milioni al San Raffaele, 9 indagati, anche il medico di Berlusconi

Milano, 16 giu. (LaPresse) – Avrebbero ottenuto riborsi per 28 milioni di euro. C’ è anche il medico di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo, tra le 9 persone indagate per falso e truffa aggravata ai danni del sistema sanitario nazionale dal pm Giovanni Polizzi per aver ottenuto indebitamente rimborsi pari a 28 milioni di euro per operazioni eseguite da specializzandi invece che da chirurghi strutturati. Oltre a Zangrillo, è indagato anche Roberts Mazzucconi, Direttore Sanitario dell’ospedale. Indagati anche il primario dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione, il collega di cardiochirurgia Ottavio Alfieri, Pietro Zannini a capo dell’unità di chirurgia toracica, Roberto Chiesa, primario dell’unità di chirurgia Vascolare, Patrizio Rigatti, a capo dell’unità di urologia fino al 31 ottobre 2012, sostituito poi da Francesco Montorsi a partire dal 1 novembre 2012. Oltre a loro sono indagati anche Mario Valsecchi, ad della Fondazione Monte Tabor fino al 10 maggio 2012 e Nicola Bedin che dal 11 maggio 2012 è diventato ad dell’ospedale salvato dal crac dal gruppo Rotelli. Avvisi di garanzia anche la Fondazione Monte Tabor e l’Ospedale San Raffaele.I reati contestati vanno dal 2011 al 18 novembre 2013.

Violazioni durante gli interventi. Le indagini sono state svolte dal nucleo di polizia tributaria di Milano, coordinate dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Milano Giovanni Polizzi, e hanno consentito di accertare come in diverse unità operative della struttura ospedaliera siano stati negli ultimi anni eseguiti oltre 4.000 interventi chirurgici in violazione delle norme di accreditamento relative alla presenza minima di operatori e anestetisti, nonché di impiego di medici specializzandi.

A fronte di tali episodi, la struttura ospedaliera ha autocertificato il mantenimento dei requisiti richiesti per l’accesso al rimborso della prestazione sanitaria offerta, ottenendo indebiti rimborsi per oltre 28 milioni di euro. Nei confronti degli enti che hanno gestito nel tempo la struttura ospedaliera è stata contestata la responsabilità amministrativa ai sensi del decreto legislativo 231/2001.

2000 interventi con specializzandi. Sono oltre 2000 le operazioni che, secondo la Guardia di Finanza e il pm Giovanni Polizzi, sarebbero state effettuate al San Raffaele tra il 2011 e il novembre del 2013 con la presenza in sala operatoria di uno specializzando a sostituire il chirurgo strutturato o l’anestesista. In altri 989 casi sarebbe mancato addirittura il primo operatore. Il dato emerge dall’avviso di chiusura indagini recapitato ai vertici dell’ospedale, a 7 primari tra cui Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi, oltre che all’ospedale e alla Fondazione del Monte Tabor, indagati per violazione delle legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.