Torino, 25 giu. (LaPresse) – “Non si è trovato un accordo per la conciliazione nel processo civile che vede opposti Anna Maria Franzoni e il marito Stefano Lorenzi ed il legale Carlo Taormina”. Lo dichiara, Lorenzo Imperato, avvocato della Franzoni, condannata per l’omicidio del figlio Samuele.
La causa era iniziata quando Taormina, ex legale della Franzoni, citò i coniugi, chiedendo che venissero condannati a pagare onorari mai saldati per 771mila euro. I Lorenzi avevano invece presentato domanda per ottenere un risarcimento dall’avvocato di 200mila euro perché danneggiati dal coinvolgimento del processo ‘Cogne-bis’. Inoltre la coppia ha sempre sostenuto che, fin dall’inizio, Taormina avesse pattuito la gratuità della prestazione.
La proposta avanzata dal giudice Pasquale Gianniti, che non ha trovato il consenso delle parti, prevedeva che Lorenzi e Franzoni, assistiti dall’avvocato Lorenzo Imperato, pagassero 200mila euro in venti rate al legale, rappresentato dal figlio Giorgio Taormina. Ora la causa civile andrà avanti.