Ragusa, 2 lug. (LaPresse) – Ieri pomeriggio è stato arrestato dalla polizia di Ragusa uno scafista senegalese di 26 anni, che ora si trova in carcere a Ragusa. E’ accusato di aver condotto un gommone dalla Libia all’Italia con 111 migranti a bordo. Uno dei passeggeri era ferito per un colpo d’arma da fuoco ed è stato accertato che, poche settimane prima, era rimasto vittima di una rapina in Libia.
I 111 migranti, sbarcati ieri a Pozzallo, sono stati accolti al Cpas (Centro di primo soccorso e accoglienza), la polizia ha trasferito 150 migranti, già sbarcati a Pozzallo, in altri centri sul territorio nazionale. Lo scafista si era associato ad altri soggetti in Libia, i migranti a bordo del gommone provenivano dal centro Africa. La motonave Stjerneborg battente bandiera Singapore, su disposizione dell’Mrcc (Maritime Rescue Coordination Center) di Roma ha operato il soccorso del gommone con a bordo 107 uomini, 2 donne e 2 minori di sesso maschile, provenienti da Nigeria, Uganda, Gambia, Senegal, Mali, Ghana, Guinea e Costa d’Avorio. Al termine delle operazioni la nave si è diretta verso il porto di Pozzallo, dove è arrivata alle 12.30 di ieri.
Lo scafista è stato ascoltato ma non ha voluto confessare, raccontando di essere stato costretto dai libici alla conduzione del gommone. Dopo gli accertamenti sull’esatta identità dello scafista, quest’ultimo è stato portato in carcere a Ragusa. Il prezzo pagato per questa traversata è stato di 500 dollari a passeggero. Nel 2015 sono 67 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 199 scafisti.
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