Milano, 6 lug. (LaPresse) – La “Chengdu Week” è ormai alle porte. Sarà una settimana che regalerà grandi emozioni ai visitatori di Expo Milano. Per sette giorni a partire da lunedì 6 luglio, gli ospiti dell’Expo non solo potranno degustare i più autentici sapori della cucina del Sichuan e le prelibatezze di Chengdu, assistere allo spettacolo dei “volti mutanti” dell’Opera Sichuan e alle cerimonie kungfu del tè, ma avranno l’opportunità di scoprire la meraviglia dei tessuti di seta dai raffinati disegni che fanno di Chengdu la capitale del broccato.

I broccati del Sichuan, e in particolare quelli tessuti a Chengdu, sono, insieme a quelli prodotti a Nanjing e a Suzhou, la migliore espressione dell’arte cinese della lavorazione della seta. Negli ultimi anni, le eleganti sete della più alta tradizione tessile cinese sono state protagoniste delle passerelle milanesi nella maggiore Fashion Week italiana, oltre che nelle settimane della moda a Parigi, Londra e New York. Una materia prima di alta classe, interpretata nello stile e nelle fantasie sia da designer cinesi che da creatori di moda internazionali. Un tocco di stile orientale che ha pervaso le collezioni di numerosi stilisti.

Il MET Ball al Metropolitan Museum di New York, il gala di fundraising più glamour dell’anno, nella sua edizione 2015, il 4 maggio scorso, ha avuto come soggetto “la Cina, oltre lo specchio”. Il tema scelto annualmente non solo definisce i contenuti della mostra di moda curata dal Costume Institute del MET, ma indica agli ospiti il dress code della soirée. Gli outfit sfoggiati sul red carpet dalle star di Hollywood si trasformano nei trend più cool della stagione e orientano la produzione dei fashion retailers in tutto il mondo. Per la serata le celebrities hanno sfoggiato abiti da sogno dando la propria personale interpretazione del glam cinese. Sotto i riflettori si sono susseguiti pizzi, ricami, sete cangianti, motivi tapestry, disegni di ispirazione orientale e decori simbolici.

Ad aprire la passerella, la padrona di casa dell’evento, Anna Wintour, direttrice di Vogue USA, affiancata dalla figlia Bee Shaffer, splendida nell’abito disegnato da Alexander McQueen, impreziosito dal broccato di seta rosso lacca ricamato con delicati motivi di fiori di ciliegio. Un tessuto ispirato ai celebri broccati di Sichuan che saranno esposti a Expo durante la “Chengdu Week”.

Nel quadro di Expo Milano, nel Padiglione della Cina, i visitatori avranno la possibilità di conoscere il fascino delle sete del Sichuan. I tessuti, materici e dai colori brillanti, sono realizzati con la seta più pregiata. Fiori, gru, pesci e altri animali prendono vita con fulgido realismo sul telaio animato da mani esperte, in alternativa alla tecnica della pittura su seta. Secondo antichi registri, questa tradizione è un patrimonio culturale con oltre duemila anni di storia.

Nel periodo dei Tre Regni, circa 1.800 anni fa, il Sichuan era un distretto della seta molto sviluppato e Chengdu ne era la capitale. Lo sviluppo di quest’arte manifatturiera fu così importante da portare la tessitura del broccato ad essere uno dei pilastri dell’economia nazionale. Il prezioso tessuto divenne il dono diplomatico per eccellenza. Per promuovere l’industria del broccato e favorirne la gestione, la città di Chengdu mise a disposizione delle maestranze un intero palazzo, dove ospitare i telai e accogliere gli artigiani. Ecco perché Chengdu è conosciuta come “la città del broccato”, tanto che il fiume che l’attraversa è detto il “fiume del broccato”.

Al pari di molte lavorazioni artigianali tipiche dell’arte sartoriale e tessile italiana, anche la lavorazione del broccato del Sichuan prevede un processo di produzione complesso. Il tessitore esperto sostiene che in ciascun centimetro di broccato ci siano almeno 120 manovre del telaio. Anche i tessitori più capaci non possono produrne più di 10 centimetri al giorno.

La complessità della manifattura e la straordinaria capacità dei maestri artigiani conferiscono al broccato tessuto a mano un elevatissimo valore e l’hanno da sempre reso un dono prezioso, oggetto degli omaggi dell’antica nobiltà cinese.

Mille anni fa l’Italia era considerata il punto di arrivo dell’antica Via della Seta e il broccato di Sichuan, con i suoi disegni esclusivi, era apprezzato anche dall’aristocrazia romana.

Oggi la Cina è impegnata nello sviluppo strategico di una nuova Via della Seta. Il treno ad alta velocità che collega Chengdu alla città di Lodz, in Polonia, oltre a 80 strade internazionali che si diramano dalla capitale del Sichuan sono diventati i corridoi logistici della Silk Road Economic Belt, iniziativa transnazionale annunciata dal Presidente Xi Jinping per promuovere le sinergie tra i diversi territori interessati al fine di creare un’area di sviluppo economico coesa costruendo infrastrutture, favorendo il confronto culturale e ampliando il trade.

Inoltre, Chengdu è la prima città sud occidentale della Cina ad avere due aereoporti, oltre ad ospitare gli uffici governativi di 13 Paesi. Il sistema di ingresso applicato permette ai visitatori provenienti da 51 Paesi nel mondo di soggiornare a Chengdu per 72 ore senza la necessità di visto. Segno di una città aperta che vuole avvicinarsi al mondo. In un futuro ormai prossimo, alla luce dei sempre più frequenti scambi culturali tra Cina ed Europa, la “Chinese Fashion” e i broccati del Sichuan saranno sempre più protagonisti della couture e solcheranno il prestigioso palcoscenico della settimana milanese della moda e di altri fashion show internazionali. Lo splendore del prezioso tessuto orientale è destinato a un brillante futuro.

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