Roma, 9 lug. (LaPresse) – Diminuisce il numero di migranti e rifugiati morti nel tentativo di attraversare il mar Mediterraneo. A dare la notizia è Amnesty International che ha sottolineato l’importanza degli sforzi, “disperatamente necessari che i leader europei hanno messo in campo dalla fine di aprile nelle operazioni di ricerca e soccorso”.

“Nei primi quattro mesi del 2015 – fa il punto Amnesty International – una persona ogni 16 moriva nel tentativo di attraversare il mar Mediterraneo. Questo dato è sceso a una persona su 427 negli ultimi due mesi, quando è stato deciso di aumentare l’efficacia delle operazioni di ricerca e soccorso. L’ampia diminuzione del numero di morti in mare – precisa l’organizzazione internazionale – si è verificata nonostante l’aumento delle partenze dalle coste africane verso l’Europa: nel periodo dal 1 gennaio al 26 aprile 2015 erano state 28.000, dal 25 aprile al 29 giugno sono state oltre 42.000.

“Le implicazioni di questi numeri – sottolinea Gauri van Gulik, vicedirettrice del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International – sono ovvie: più operazioni di ricerca e soccorso nei posti giusti, più vite umane salvate. Ogni ridimensionamento di quelle operazioni farebbe risalire il numero dei morti in mare. In previsione dell’aumento delle partenze, nei mesi estivi, i governi europei non possono venir meno all’impegno che hanno preso di impedire ulteriori tragedie in mare”.

Dopo la chiusura dell’operazione italiana ‘Mare nostrum‘ intorno alla fine del 2014, il numero dei morti nel Mediterraneo centrale era cresciuto esponenzialmente: 1721 vite umane perse nei primi mesi del 2015. In una orribile settimana di aprile – ricorda Amnesty – almeno 1200 migranti e rifugiati erano morti nel tentativo di attraversare il più pericoloso percorso marittimo al mondo. Nel corso di un vertice di emergenza, convocato il 23 aprile, i leader europei avevano deciso di triplicare i fondi per l’operazione Triton a guida Frontex (l’agenzia dell’Unione europea per il controllo delle frontiere) e di inviare ulteriori navi per pattugliare il Mediterraneo centrale. Da allora, sono morte 99 persone.

A Lampedusa, dal 19 al 26 luglio si terrà il quinto campo estivo per i diritti umani promosso da Amnesty International Italia. E’ aperto a 60 partecipanti tra adulti e ragazzi dai 17 anni in su. A Passignano sul Trasimeno, invece, si terrà dal 2 all’8 agosto, un campo estivo per giovani dai 19 ai 24 anni.

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