Caserta, 10 lug. (LaPresse) – I carabinieri di Caserta, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare a carico di sette indagati, presunti affiliati al clan dei Casalesi, famiglia Iovine. Tra gli indagati anche il sindaco di Villa di Briano, Dionigi Magliulo, del Pd, subito sospeso dal partito. E il fratello Nicola, tecnico comunale, finito in manette.

Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, turbativa d’asta, abuso d’ufficio, estorsione, truffa, incendio doloso, corruzione, concussione e peculato, con l’aggravante del metodo mafioso. Nell’inchiesta sono coinvolti anche imprenditori e amministratori del comune di Villa di Briano.

Nell’elenco delle sette persone fatte arrestare questa mattina dalla Direzione distrettuale animafia di Napoli figura anche il tecnico comunale Nicola Magliulo – fratello dell’attuale sindaco di Villa di Briano, Dionigi Magliulo, ritenuto responsabile di peculato e perseguito a piede libero, è stato sospeso dal Pd, per l’immediato intervento del segretario provinciale Raffaele Vitale.

Amministrazione asservita. “Le indagini, finalizzate alla cattura dell’allora latitante Antonio Iovine – sottolineano gli inquirenti – ha evidenziato il sottobosco di connivenze tra esponenti del clan e funzionari del Comune di Villa di Briano, i rapporti di reciproco vantaggio su cui si fondavano e il completo asservimento dell’amministrazione“.

I favori riguarderebbero informazioni e agevolazioni sugli appalti di lavori pubblici e tempi ristretti nel pagamento delle fatture. Nell’ordinanza con le contestazioni, frutto anche delle concordi dichiarazioni di più pentiti e di intercettazioni ambientali e telefoniche, si parla di riciclaggio di assegni e di tentativi di cambiare la destinazione d’uso di alcuni terreni, da agricola a edificabile, per realizzare edifici del Piano casa. Un lotto è di proprietà della Curia di Aversa. ritenuto responsabile di peculato e perseguito a piede libero, è stato sospeso dal Pd, per l’immediato intervento del segretario provinciale Raffaele Vitale.

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