Roma, 10 lug (LaPresse) – Sono tre al momento le persone denunciate per la morte del bambino precipitato ieri nel vano ascensore della stazione Furio Camillo della metro di Roma. Si tratta di un addetto Atac e di due vigilantes: sono tutti accusati di concorso in omicidio colposo. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri. L'accusa è a vario titolo in base alle responsabilità. Intanto sul corpo del bimbo è stata disposta l'autopsia.

 

La ricostruzione-. L'ascensore preso dalla mamma e dal bambino alla stazione della metro Furio Camillo di Roma, si sarebbero bloccato a livello dei tornelli: non è quindi praticamente partito per scendere alla banchina della metro. E' qui, a livello della biglietteria, che, stando a quanto riferiscono fonti investigative, sarebbe avvenuta la tragedia.Quando l'addetto Atac e i due vigilantes hanno visto mamma e figlio bloccati, hanno cercato di farli uscire portando l'ascensore gemello all'altezza del primo, poi hanno forzato dei pannelli divisori e, a questo momento, nel tentativo di effettuare il trasbordo, è accaduta la tragedia. Ora l'impianto è sotto sequestro. Le immagini delle telecamere di sorveglianza contribuiranno a fare luce sull'esatta dinamica.

Intanto, mentre gli inquirenti continuano le indagini visionando le immagini delle telecamere interne alla stazione, l'ingresso della strazione è stato transennato e la l'intera struttura è posta sotto sequestro, in stazione un via vai di persone saluta il piccolo volato in cielo troppo presto. Ad accompagnarlo ci sono mazzi di rose bianche e girasoli. Alcune candele e un foglietto con su scritto 'riposa in pace piccolo angelo'. Una sorta di piccolo sacrario spontaneo sta sorgendo da questa mattina davanti alla stazione di Furio Camillo a Roma dove ieri è morto un bambino di 4 anni precipitando da un'intercapedine tra la coppia di ascensori di servizio. Una piccola folla è raccolta in silenzio, come se pregasse. Alcuni scuotono la testa pensando ai genitori altri invece si lasciano andare a sfoghi.

METRO MALEDETTA -. "Questa metro è maledetta – dice Mario, un pensionato del quartiere – . Le scale mobili sono sempre rotte, questi ascensori funzionano male e la metro è un carro bestiame". Sua moglie lo zittisce "per amore di questo bambino e della sua famiglia". La procura di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, per ora contro ignoti. L'Atac ha nominato una commissione interna. "Errore umano", l'ha definito ieri l'assessore ai Trasporti Ugo Improta. Stando a quanto emerso finora la tragedia è avvenuta nell'operazione di trasbordo tra l'ascensore rimasto bloccato e il suo gemello. Una procedura errata e contro ogni misura di sicurezza.

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