Roma, 10 lug. (LaPresse) – Facevano contratti in cambio di voti. Perquisizioni e sequestri da parte dei carabinieri di Castel Gandolfo confronti di un consigliere comunale di maggioranza del comune di Albano Laziale. Il reato ipotizzato è quello di concorso in corruzione elettorale. A comunicarlo è il comando provinciale dei carabinieri di Roma.

Le indagini sono iniziate a ridosso delle ultimi elezioni, quelle del 31 maggio con relativo ballottaggio il 14 giugno e con la rielezione del sindaco uscente Nicola Marini.

A quanto si apprende, alcuni esponenti dell’attuale amministrazione comunale avrebbero fatto assumere circa 40 persone residenti nel comune della provincia romana presso la società ‘Volsca Ambiente e Servizi spa’, grazie al coinvolgimento dell’agenzia di lavoro interinale ‘Job Italia Spa’. L’azienda in cui sarebbero state assunte queste persone è una partecipata dei comuni di Albano, Velletri, Lariano e Anzio. I voti così ottenuti avrebbero fatto la differenza, condizionando l’esito del ballottaggio. Le persone assunte, inoltre, erano candidate nelle liste che appoggiavano il sindaco o avevano parentele con altri candidati di queste liste.

Al vaglio dell’autorità giudiziaria sono ora le posizioni di altre persone che, a vario titolo, avrebbero favorito le assunzioni, tutte a tempo determinato e di durata limitata al periodo immediatamente successivo all’esito delle votazioni.

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