Napoli, 12 lug. (LaPresse) – E’ morto oggi a Napoli Vincenzo Cinque, l’agente di polizia municipale rimasto ferito nella sparatoria di Secondigliano dello scorso 15 maggio, quando l’infermiere Giulio Murolo aprì il fuoco uccidendo 4 persone e ferendone sei.
Ricoverato all’ospedale San Giovanni Bosco con gravi ferite al collo e al torace, le condizioni di Cinque apparvero immediatamente critiche tanto da convincere i medici, dopo averlo giudicato inoperabile, a indurre il coma.
Ad aprire il fuoco in via Napoli Capodimonte, a cavallo tra i quartieri di Secondigliano e Miano, fu un infermiere dell’ospedale Cardarelli che, come si scoprì dopo, aveva un vero e proprio arsenale nascosto in casa. Con un fucile di precisione colpì quattro persone: il fratello Luigi Murolo e la moglie Concetta Uliano, cognata del killer, il cuoco Luigi Cantone, che passava di lì per caso, e il capitano della polizia municipale di Napoli Francesco Bruner che in quel momento era fuori servizio e, rientrando a casa, aveva provato ad evitare la tragedia.
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