Palermo, 13 lug. (LaPresse) – La polizia ha identificato e arrestato 11 cittadini stranieri sbarcati sabato a Palermo. Sono ritenuti gli scafisti di alcune imbarcazioni che trasportavano dei migranti, soccorse nel Mediterraneo in diverse operazioni di salvataggio. Sono accusati di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina e, due di loro, anche di omicidio volontario.
Sabato 11 luglio la nave Dattilo della marina militare è giunta al porto di Palermo con 717 migranti, – provenienti da Nigeria, Somalia, Senegal, Ghana, Eritrea, Guinea Bissau, Gambia, Etiopia, Sierra Leone, Mali, Costa D’Avorio, Sudan, Bangladesh, Angola, Togo, Pakistan, Marocco – partiti dalle coste libiche e soccorsi in varie operazioni il 9 luglio in acque internazionali. A bordo anche i corpi senza vita di 8 uomini e 4 donne, morti a seguito di un naufragio sempre il 9 luglio. Durante tutta la giornata di ieri e parte della nottata personale della squadra mobile ha sentito centinaia di migranti. Le testimonianze dei sopravvissuti hanno permesso alla polizia di ricostruire l’incidente e arrestare i due presunti scafisti, originari di Gambia e Senegal. Insieme agli altri nove identificati, sono stati trasferiti nella casa cicondariale Pagliarelli, con il divieto di incontrarsi.
Le dichiarazioni dei superstiti hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’incidente, durante il quale, a causa dell’eccessivo carico del natante, hanno perso la vita 12 persone, mentre 106 sono state tratte in salvo da una nave della marina militare.
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