Torino, 15 lug. (LaPresse) – “Per l’emergenza profughi, che non è più un allarme ma la quotidianità, c’è bisogno di maggiore comunicazione tra le autorità competenti. E soprattutto non tutti i comuni fanno la propria parte: non può continuare a gravare tutto solo sulla nostra città. Non possiamo gestire da soli quella che è diventata una guerra”. E’ la dichiarazione di Fabrizio Puppo, sindaco centrosinistra di Settimo Torinese dal 2014, in merito all’arrivo entro domenica di 1.300 migranti nel centro polifunzionale Teobaldo Fenoglio della Croce Rossa italiana di Settimo Torinese (Torino).

“Siamo pronti ad accogliere i profughi che arriveranno da oggi a domenica – continua il sindaco Puppo – già 150 sono arrivati la scorsa notte nella nostra città che ha funzione di ‘tampone’ in risposta alle richieste della prefettura: accogliamo le persone che sono appena state sbarcate, qui vengono trasferite, identificate e smistate nei vari comuni”.

Siamo stanchi di non essere coinvolti direttamente in queste decisioni” – continua Puppo. “Siamo stanchi di leggere queste informazioni solo sui giornali ed è necessario, anzi indispensabile, un coinvolgimento maggiore del Comune da parte della prefettura, per questo motivo ci siamo impuntati e abbiamo ottenuto l’apertura di un tavolo tra prefettura, Croce Rossa, regione Piemonte, il sindaco della città metropolitana e il Comune di Settimo”.

“Dall’incontro, che si è svolto il giorno successivo, abbiamo ottenuto tre cose – illustra il sindaco Puppo – uno, che i numeri del nostro centro non superino la soglia media di 150; due, la fissazione in agenda di un’ulteriore convocazione che avverrà nei prossimi giorni e servirà per monitorare la situazione; tre, l’impegno della Regione di trovare altri hub sul territorio piemontese“.

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