Napoli, 20 lug. (LaPresse) – Erano destinate al boss Luigi Cimmino 54 anni, arrestato stamattina in un blitz dei carabinieri a Napoli, le pallottole che uccisero invece Silvia Ruotolo, vittima innocente della guerra di camorra. La donna fu assassinata l’11 giugno del 1997 a Napoli, mentre tornava a casa sua, in salita Arenella.

Aveva 39 anni e teneva per mano il figlio Francesco, 5 anni, che era andata a prendere all’asilo. All’improvviso entrò in azione il commando della camorra, che aveva come obiettivo il clan Caiazzo-Cimmino: furono sparati quaranta proiettili che oltre ad uccidere due affiliati del clan, uccisero sul colpo Silvia, sotto gli occhi della figlia Alessandra, dieci anni, che guardava dal balcone. Alessandra è oggi assessore alle politiche giovanili del Comune di Napoli.

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