Milano, 22 lug. (LaPresse) – E’ in programma domani mattina nel carcere di San Vittore, alle 10.30, l’interrogatorio di garanzia dei due presunti terroristi arrestati oggi a Brescia, il cittadino tunisino Briki Lassad di 35 anni e il cittadino pakistano Waqas Muhammmad di 26 anni. Al momento non risulta che abbiano nominato avvocati di fiducia.
Il legale d’ufficio è Francesca Sala. “Sto leggendo l’ordinanza, un documento complesso – accenna – Con i due clienti non sono ancora riuscita a parlare. Ogni commento sarebbe prematuro. Spero di riuscire a vederli prima dell’interrogatorio, fissato per domani”. Gli investigatori hanno individuato per primo il tunisino, dipendente di una azienda che si occupa di pulizie. E’ lui, è stato accertato, che ad aprile ha twittato ‘cartoline’ e messaggi minacciosi su un account creato ad hoc. Ed è lui, intercettato, seguito e monitorato online, che ha portato al presunto complice, il pakistano, distributore di pane per una azienda di alimentari.
“Entrambi – hanno sottolineato i detective – sono regolarmente residenti in Italia da tempo. E qui hanno le loro famiglie, persone normali”. Briki era tornato in patria per passare il Ramadan con altri parenti e si era recato anche a Sousse, dopo la strage. scattando foto e selfie sulla spiaggia dell’ecatombe. Per non essere tracciato online, si era procurato un tablet che riteneva inviolabile. Dalla rete, sui era tornato attivo dopo una lunga pausa, seguita al clamore provocato dai tweet di aprile, aveva scaricato il manuale del perfetto terrorista islamico in Occidente, la ‘Mijahod guide – How to survive in the west’.
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