Napoli, 24 lug. (LaPresse) – “Ci spiace molto per i disagi che hanno subito i turisti, ma la situazione in cui versiamo doveva emergere in qualche modo”. Con queste parole Rinaldo Satolli, il coordinatore nazionale Flp Bac (Federazione lavori pubblici e funzioni pubbliche per i Beni e le Attività culturali), ha commentato la chiusura, stamattina, dei cancelli degli Scavi di Pompei (Napoli). I sindacati Fp Cisl, Filp e Unsa, infatti, hanno indetto stamattina un’assemblea sindacale che si è riunita alle nove. Amara sorpresa, quindi, per i quasi duemila turisti che erano in coda sotto il sole prima che il sovrintendente facesse riaprire i cancelli alle 10.30.
“Un danno incalcolabile” secondo Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo -. che rischia di vanificare quei risultati straordinari raggiunti nell’ultimo anno che hanno rilanciato l’immagine di Pompei nel mondo”.
“Per prima cosa voglio smentire a notizia che non abbiamo dato indicazione, come la legge richiede, tre giorni prima di indire questa assemblea. Noi abbiamo l’obbligo di farlo e l’abbiamo rispettato anche questa volta. Non farlo sarebbe un pericoloso autogol”, ha continuato Satolli. “Noi addetti ai lavori sappiamo che c’è un sotto organico spaventoso e che mancano le risorse sul territorio nazionale, anche se questo non è il caso specifico di Pompei – ha continuato Satolli – Abbiamo voluto evidenziarlo per la cittadinanza, che deve sapere in che condizioni versa un settore così strategico per il nostro Paese. Non ci dispiace se questo evento sale agli onori della cronaca, perché purtroppo il mondo mediatico funziona solo in questo modo”. E ha concluso: “Siamo consapevoli dei disagi, ma cogliamo l’occasione per segnalare che dietro la patina di efficienza, progetti e risultati la situazione è al limite della sopportazione”.
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