Milano, 27 lug. (LaPresse) – Il corteo delle istituzioni, la deposizione delle corone di fiori di fronte all’ingresso della Galleria d’arte Moderna, l’annuncio di un giardino dedicato alla memoria delle vittime. Sono stati questi alcuni dei momenti che hanno scandito, questa mattina a Milano, la cerimonia di commemorazione della strage di via Palestro, avvenuta il 27 luglio del 1993, in cui, in seguito all’esplosione di una bomba, persero la vita 5 persone. “Sono passati 22 anni e oggi Milano torna in via Palestro per ricordare l’incredulità, il dolore, la rabbia di quel 27 luglio, ma soprattutto l’orgoglio e la forza di una città libera che lotta a testa alta contro la mafia e che è determinata a vincere per se stessa e e per chi è stato ucciso nella guerra alle mafie e alla criminalità organizzata, l’unica guerra veramente giusta”, ha esordito così, nel suo discorso, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ha sottolineato come sia sempre più forte, nel contrasto alla mafia, il ruolo della comunità civile decisa a sradicare “qualsiasi traccia di quel devastante cancro mafioso che Milano sta contrastando con tutte le sue forze”.
Pisapia si è, inoltre, soffermato sulla sentenza di primo grado pronunciata dalla corte d’Assise un mese fa, con cui Filippo Marcello Tutino veniva assolto dall’accusa di essere un basista della strage. “Non è questo il luogo e il momento per commentare le sentenze, che dobbiamo rispettare – ha detto il sindaco di Milano – ma vogliamo dire con forza che Milano si aspetta che tutti i responsabili di quell’atto di terrore, di quell’atto di odio siano individuati, che paghino per le loro colpe”. A sottolineare la volontà di tenere viva nella memoria dei cittadini la strage di via Palestro anche la decisione del Comune di dedicare alle vittime un parco in via Morgagni, iniziativa che verrà ufficializzata il prossimo settembre. “Non vogliamo dimenticare, ma onorare ogni giorno le vittime della strage di via Palestro e proprio per questo abbiamo deciso di dedicare alle vittime di questa strage in luogo, un giardino, che sia di testimonianza e di memoria per il bene contro il male”, ha spiegato Pisapia.
A far discutere nei giorni precedenti l’anniversario della strage erano state delle scritte contro il 41-bis, comparse in alcune vie di Milano. Scritte “minacciose e soprattutto da quello che emerge, chiaramente organizzate”, ha detto il sindaco di Milano. “L’importante era dare un segnale immediato affinché quelle scritte si cancellassero e soprattutto si scoprissero gli autori, ma credo che le forze dell’ordine, la magistratura siano molto attente a questi messaggi, che possono essere, o no, collegati con la strage di via Palestro”, ha aggiunto Pisapia.
Tra le istituzioni che hanno partecipato alla commemorazione anche il prefetto Giuseppe Paolo Tronca che ha sottolineato l’impegno nel contrastare la mafia debba essere quotidiano. “Non dobbiamo mai dimenticare questi fatti che hanno scritto pagine luttuose nella storia della nostra nazione, perché devono essere di monito quotidiano, soprattutto per noi uomini dello Stato, ma anche per qualsiasi cittadino, affinché la lotta alla criminalità organizzata, soprattutto a quella di stampo mafioso, sia sempre viva, sempre pronta al contrasto e alla prevenzione”.
A rendere omaggio alle vittime, oltre ai vigili del fuoco, vigili urbani e polizia locale, anche rappresentanti dell‘ANPI (Associazione italiana partigiani italiani) e di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti.
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