Milano, 29 lug (LaPresse) – Casco in testa, arma in pugno e un linguaggio ricco di volgarità e imprecazioni. Erano queste le caratteristiche principali del rapinatore “blasfemo”, come era stato ribattezzato dagli agenti della polizia il ladro autore di ben dodici colpi tra le farmacie milanesi.

A raccontarlo, rivelando anche il soprannome, è la dirigente del commissariato milanese di Monforte-Vittoria, Alessandra Simone. A trarlo in arresto lunedì sera è stata la polizia. Ad incastrarlo i tre assalti datati luglio 2015, elencati nell’ordinanza di custodia cautelare che lo ha portato in carcere. Non solo. L’uomo è indagato per altri nove colpi messi a segno nel 2013 e nel 2014.

L’ERRORE CHE LO HA INCASTRATO –. Ad incastrarlo, nella terzultima rapina a una farmacia di corso XXII marzo, due errori. Uno commesso per strada quando si è tolto il giubbotto e ha esposto alla vista i disegni tatuati sulle braccia, un “segno particolare” annotato nella scheda segnaletica negli archivi delle forze di polizia. Il secondo è stato mettersi a sbraitare contro l’autista del bus 73, il mezzo scelto per scappare. “Sbrigati, fai in fretta”, ha gridato verso il posto di guida. Si è fatto notare dal conducente, è stato ripreso dalle telecamere del pullman a viso scoperto.

Il 6 e l’11 luglio ha avuto il tempo e il modo di commettere altre due rapine, a una donna e a un market. Ma aveva le ore contate. Le ultime due vittime e la farmacista hanno indicato la sua foto, tra quelle mostrate i commissariato. C’è stata la conferma. Il Blasfemo è diventato Salvatore Alfano, 34 anni, pregiudicato per rapina e ricettazione, residente con i genitori nella periferia del quartiere Ponte Lambro. Lunedì sera gli investigatori, ottenuta una ordinanza di custodia, lo hanno trovato in via Tommei e arrestato.

PERQUISITA LA SUA ABITAZIONE -. Nell’abitazione dell’uomo, un ex operaio che campava con lavoretti estemporanei, oltre che con le rapine, sono stati trovati e sequestrati capi di abbigliamento e scarpe. Corrispondono a vestiti e calzature ripresi dalle telecamere di altre farmacie e altri market. Non è invece stato recuperato il casco da lui usato per mascherarsi. E manca lo scooter descritto da alcune vittime. Per selezionate i colpi sui quali indagare è stato utilizzato il sistema informatico K-Crime, da cui sono estratte le coordinate di rapine con caratteristiche simili o compatibili con il presunto autore,il bandito con il vizio della bestemmia, l’elemento ricorrente.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: